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Eni: al via a Porto Marghera raccolta oli alimentari esausti per biocarburante

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Roma, 4 giu. (AdnKronos) – Eni, prima al mondo ad avere trasformato una raffineria tradizionale in Bioraffineria grazie a una tecnologia proprietaria, avvia oggi la prima raccolta di oli alimentari esausti prodotti nelle abitazioni dei propri dipendenti affinché siano trasformati in biocarburanti di alta qualità. L’iniziativa, si legge in una nota, è parte del programma avviato da Eni “per diffondere e consolidare in tutte le proprie aree di business la logica dell’economia circolare nel quadro di una maggiore efficienza e sostenibilità della produzione e utilizzo dell’energia”.
Il progetto viene avviato nella Bioraffineria Eni di Venezia, grazie a una convenzione sottoscritta da Eni e Veritas, multiutility che effettua la raccolta, valorizzazione e trattamento dei rifiuti nel territorio veneziano, e sarà nelle prossime settimane esteso al petrolchimico di Porto Marghera, dove operano anche Versalis e Syndial, società di Eni. Un contenitore dedicato alla raccolta degli oli alimentari di scarto è già stato installato all’interno della Bioraffineria e ai dipendenti è stata consegnata un’apposita tanichetta per facilitarne il conferimento.
Veritas provvederà alle operazioni di svuotamento del contenitore e, grazie all’accordo sottoscritto il 9 marzo scorso tra il Comune di Venezia, Veritas, AVM/ACTV, Veritas e Eni, l’olio verrà restituito purificato alla Bioraffineria Eni di Venezia che lo trasformerà in biocarburante di alta qualità: Enidiesel+, con il 15% di prodotto rinnovabile, utilizzato dai vaporetti della città lagunare.