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Vino: il Collio si racconta in un’esperienza di sensi e ospitalità

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Gorizia, 4 giu. (Labitalia) – Il racconto dei singoli produttori attraverso un’esperienza: esperienza di un territorio e del lavoro della sua gente, ma anche dei suoi pregiati prodotti e dei paesaggi dove la biodiversità viene custodita come una ricchezza. Esperienza, quindi, di tutto ciò che il Collio ha da offrire all’enoturista. E’ ‘Enjoy Collio Experience’, l’evento che nei giorni scorsi ha visto protagoniste le cantine vitivinicole di questo lembo di Friuli Venezia Giulia. Una terra da sempre vocata alla produzione di vini, in prevalenza bianchi, con 1.500 ettari di superficie vitata, dove gli stessi confini con i vicini sloveni si perdono fra i vigneti, dopo l’ingresso del paese confinante – un tempo ultimo avamposto del blocco socialista – nell’Unione europea.
Nella sua seconda edizione, ‘Enjoy Collio Experience’ ha portato enoturisti ed esperti alla scoperta delle ricchezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio, lungo quella che è stata la prima ‘Strada del vino’ italiana, come spiega Robert Princic, presidente del Consorzio tutela vini Collio (classe ‘75, dal 2013 alla testa del Consorzio Collio, che lo ha riconfermato alla presidenza anche nel 2016).
“Abbiamo iniziato l’anno scorso – ricorda – con questo progetto nuovo, mettendo le basi e quest’anno siamo partiti in modo molto più concreto. A seguito di una serie di interviste che abbiamo fatto sul territorio, abbiamo cercato di capire come le aziende volessero raccontarsi e, riassumendo quello che ci hanno detto, abbiamo cercato di riproporlo in una chiave sicuramente ricca, concentrando molti eventi in pochi giorni. L’obiettivo è anche quello di utilizzare il nostro nuovo portale collio.it per riuscire a raccontare le stesse iniziative che verranno fatte anche durante tutto l’anno dalle singole aziende”.
Obiettivo principale del Consorzio – che ha oltre 50 anni di storia e conta 167 aziende socie – resta quello di far crescere la denominazione Collio, assicura il suo più giovane presidente: “Se cresce, cresce per tutte le aziende perché – sottolinea Princic – è la ricchezza che ci accomuna: tutti i nostri imbottigliatori sanno che, oltre al brand personale, avere comunque un territorio che vale e che cresce è estremamente importante per riuscire poi a proporsi in Italia e anche in giro per il mondo. Una chiave di lettura che ci facilita anche l’export e la presenza su mercati lontani, in una situazione di globalizzazione assoluta anche sul vino”.
Sono state tante, quindi, le occasioni per partecipare alle numerose iniziative, tra le colline che da Oslavia (Gorizia) si estendono fino a Dolegna, passando per San Floriano, Mossa, Capriva, Farra e Cormons. Durante la manifestazione, le aziende hanno aperto le loro porte per accompagnare i visitatori tra filari e botti, con il coinvolgimento di tutti i sensi, con assaggi e note, musicali e olfattive, per regalare un’esperienza profonda di ospitalità.
A ospitare l’evento clou di ‘Enjoy Collio Experience’ il castello di Gorizia, fra banchi d’assaggio e show cooking curati dall’Associazione ‘Gorizia a tavola’ e con gli Young Chef. Sempre nel capoluogo isontino anche l’opportunità di visitare la mostra dedicata a ‘Sissi’, nello spazio espositivo di Santa Chiara. E, nella Sala del Conte del Castello di Gorizia, si è svolta anche la cerimonia del XV Premio Collio, dedicato al conte Douglas Attems-Petzenstein e ideato dall’Associazione regionale della stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio, dal Consorzio Collio e dall’Università di Udine, che assegna un riconoscimento a giornalisti italiani ed esteri, e a ricercatori, che si sono impegnati per raccontare, studiare, analizzare, promuovere il prodotto Collio.
Quest’anno per la tesi di laurea magistrale il Premio è stato assegnato a Eleonora Serpelloni, per la ricerca su ‘Marketing e comunicazione del prodotto enoturistico – Il caso de Le strade del vino e dei sapori del Fvg’. Per il giornalismo sulla carta stampata e radio-televisivo, il riconoscimento è stato assegnato, ex aequo, a Sandro Capitani, per un servizio radiofonico nella sua trasmissione ‘Coltivando il futuro’ su Radio Rai 1, imperniato sulla capacità di innovare del Collio, e a Max Rella, free lance, per un articolo su ‘Il Gambero Rosso’ sui ‘Bianchi di confine’, i vini macerati, realizzati nel Collio e nella Brda, il Collio sloveno. Al polacco Maciej Swietlik è poi andato il Premio per il giornalismo internazionale, per i servizi sul portale ‘Winicjatywa’ e sul ‘Ferment wine magazine’, che si basano su un viaggio nella storia del vigneto Collio.
“Credo ci siano pochi luoghi come Gorizia, in cui il territorio e i suoi prodotti, intrecciandosi, finiscono per rappresentare davvero un’esperienza unica per chi li vive e questa iniziativa, per uno dei suoi momenti clou, non poteva, quindi, trovare location più adatta della nostra città. Siamo incastonati fra le estensioni del Collio da una parte e di Brda dall’altra, trait d’union fra terre e vigne di due Paesi, uno straordinario patrimonio che dobbiamo far conoscere e valorizzare”, ha dichiarato il sindaco, Rodolfo Ziberna.
Secondo l’assessore regionale alle Risorse agricole, Stefano Zannier, “raccontare un territorio, raccontarne le eccellenze ai suoi fruitori e a quanti lo potranno venire a visitare rappresenta il modo migliore per fare marketing territoriale”. “La vera sfida per l’agricoltura del Friuli Venezia Giulia sarà coniugare un modello vincente, come è quello del Collio, con i modelli diversi presenti sul territorio regionale; modelli che, quando riusciranno a ritrovare un modo univoco di porsi sui mercati, specialmente su quelli internazionali, avranno trovato la soluzione che consentirà di sbloccare difficoltà che ancor oggi si riscontrano”, ha concluso.