Home Nazionale Food: piatti stellati home made, parte col botto la scommessa di Fratelli Desideri (2)

Food: piatti stellati home made, parte col botto la scommessa di Fratelli Desideri (2)

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(AdnKronos) – “La nostra è una previsione sostenibile, non vogliamo un consumo di massa, ma restare su qualche centinaia di migliaia di consumatori target in un certo numero di Paesi”. Il segmento è super Premium, ma con prezzi accessibili a tutti: ad esempio, un box di spaghetti alla ‘Bottarga e Bolle d’oro’ di Marc Lanteri per quattro persone costa circa 35 euro. L’analisi del mercato e del business è stata articolata: “Il segmento del food è in costante crescita ma il consumo di cibo è sempre più esperienziale. Fino a dodici anni fa, lo chef non era così considerato. Oggi è una sorta di aristocratico e a casa si vorrebbe emulare quello che si vede in televisione”. L’idea di Fratelli Desideri è andare incontro agli utenti sfruttando il ‘fattore tempo’ perché è difficile trovare ore e ore da dedicare alla ricerca di ingredienti ricercati, spesso a chilometro zero: quindi Robiole di Roccaverano, nocciole piemontesi e perle di wasabi arrivano spedite in 24-48 ore direttamente a casa con box di alta gamma che permettono di vedere sul proprio smartphone una video-ricetta raccontata personalmente dal suo chef.
Tradizione e tecnologia vanno a braccetto: i processi di preparazione degli alimenti, tutti freschi, privi di conservanti e additivi, prevedono la stessa lavorazione (sferificazione e crioessicazione) utilizzata dalle agenzie aerospaziali per portare in orbita il cibo. “Questo è il nostro vero salto di qualità: ci serviamo di un’azienda specializzata in questa attività. Cucinare così diventa facile perché basta assemblare gli ingredienti e il risultato è un risotto uguale a quello del ristorante”. La prossima sfida, oltre alle ricette estive, che saranno sei, sono i box con i cocktail per gli aperitivi e le tapas, “preparati dai migliori bartender europei”. Chi va sul sito, oggi può scegliere tra i piatti di Milone, Larossa, Lanteri e Francesco Oberto, chef di ristoranti piemontesi, ma la lista è destinata ad allargarsi.