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Fra concerti e festival Italia meta preferita per viaggi musicali

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Roma, 7 dic. (Labitalia) – I festival musicali, le stagioni dei grandi teatri d’opera, i luoghi di vita e di lavoro dei grandi protagonisti della musica costituiscono un patrimonio culturale straordinario e una risorsa turistica importante in molti Paesi. Anche in Italia, la tradizione e la produzione musicale rappresentano un elemento di grande visibilità e attrattività internazionale, tanto che il nostro Paese è la destinazione preferita dai turisti che viaggiano per interessi musicali, seguita da Germania, Austria, Francia e Regno Unito. A evidenziarlo il primo ‘Rapporto sul turismo musicale in Italia e in Veneto’, curato da Fondazione Santagata per l’economia della cultura di Torino per Cuoa Business School nell’ambito del più ampio progetto ‘Note in Viaggio. Itinerari formativi esperienziali per valorizzare l’offerta musicale del Veneto’, finanziato dalla Regione del Veneto.
Per citare qualche caso, il Salzburg Festival nell’arco di poco più di un mese di durata, propone oltre 190 eventi e attrae circa 260 mila visitatori da 80 diversi Paesi, generando oltre 27 milioni di euro di incassi da biglietteria e un impatto stimato sull’economia locale di 183 milioni di euro (impatto diretto e indiretto). In Inghilterra, il Glyndebourne Opera Festival attira un pubblico di circa 95.000 spettatori all’anno, incassando al box office quasi 19 milioni di euro.
Quanto all’Italia, gli amanti della musica, ma non solo, arrivano per assistere a opere liriche e a concerti nei più bei teatri italiani, per partecipare ai festival musicali, per visitare i luoghi di Verdi, Puccini, Rossini, Donizetti e i laboratori dei liutai, coniugando in molti casi anche un’esperienza culturale più allargata del territorio: musei, borghi, ville, botteghe artigiane e molto altro. Il turismo internazionale rappresenta quote importanti del pubblico dei più importanti festival musicali e dei grandi teatri dell’opera italiani, in alcuni casi anche superiore al 60%, con spettatori provenienti da tutto il mondo.
La ricerca analizza il ruolo importante dei festival e dei grandi luoghi della cultura operistica e concertistica italiana per lo sviluppo di un turismo di qualità sui territori e traccia, per la prima volta, anche un profilo del turista musicale: un turista esigente, che investe molto per esperienze di qualità, autonomo nell’organizzazione dei propri viaggi (circa l’80% si organizza il viaggio da solo) e che si sposta più di frequente con gli amici che condividono la passione per la musica (37% dei rispondenti). Un pubblico importante non solo per il settore turistico ma anche, molto, per gli operatori della musica e per tutta la filiera della musica.
Nello scegliere la meta e il viaggio musicale, la principale fonte utilizzata per raccogliere informazioni è il web (72% dei rispondenti), sia per gli italiani che per gli stranieri, a conferma della scelta di organizzare i viaggi in autonomia, anche se l’esperienza diretta di amici e parenti resta una fonte di scelta importante per molti.
I risultati complessivi dello studio saranno presentati e discussi al Cuoa il 10 dicembre, a partire dalle ore 14, nell’ambito del workshop ‘Nuovi prodotti di turismo esperienziale tra musica, cultura e creatività’, che vedrà la partecipazione di Elena Donazzan, assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità della Regione del Veneto, e Francesco Rucco, sindaco di Vicenza. Ad aprire i lavori sarà Giuseppe Caldiera, direttore generale Cuoa Business School, cui seguirà la presentazione del primo ‘Rapporto sul turismo musicale in Italia e in Veneto’ a cura di Martha Friel, dell’Università Iulm e referente scientifico Cuoa del progetto ‘Note in viaggio’.
Si confronteranno sui risultati emersi dal Rapporto, Silvio Giovine, assessore alle Attività Produttive della Città di Vicenza, Matteo Montebelli, del Centro studi Touring Club Italiano, Andrea Cortelazzi, de ‘Il Sipario Musicale’, Marco Sartore, di Agis Tre Venezie. I lavori proseguiranno con un confronto sul tema ‘Turismo e musica: quali opportunità per i territori?’, con la presentazione di esperienze di successo realizzate in ambito italiano da parte di Michela Stancheris, di Visit Donizzetti/Bergamo, Ilaria Casadei, della Camera commercio di Cremona settore Turismo, Giovanna Colombo, del Progetto Arte&Cultura Italia Giovani per l’Opera Lirica nato dalla collaborazione tra Fondazione Zeffirelli, Fondazione Pavarotti, Renata Tebaldi, della Fondazione Museo di Busseto, Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Il progetto ‘Note in Viaggio. Itinerari formativi esperienziali per valorizzare l’offerta musicale del Veneto’, realizzato in partnership con Touring Servizi, propone agli operatori veneti del turismo e della cultura di partecipare, in modo totalmente gratuito, a percorsi formativi con lo scopo di attivare sinergie trasversali e progettare in modo congiunto nuovi prodotti di turismo musicale che mettano in rete le eccellenze del territorio.
Il progetto, che ha preso avvio a gennaio 2018 e si concluderà a fine giugno 2019, conta su un solido partenariato di rete che vede rappresentate, oltre alle Ogd/Dmo venete Verona, Lago di Garda, Pedemontana veneta e Colli, Terre Vicentine, Città d’arte e Ville Venete del territorio trevigiano, Venezia, anche importanti realtà del mondo del turismo e della musica a livello nazionale e regionale, quali Tci, Agis, Gist-Gruppo italiano stampa turistica, Opera Estate Festival Veneto, Fondazione Teatro la Fenice, Asac Veneto, Associazione Marca Musicale, Confartigianato Verona, Rete d’impresa Garda Green, Concave, Fondazione Musicale Santa Cecilia, Junges Musikpodium Dresda Venezia, Le dimore del Quartetto. Va segnalata, inoltre, l’importante collaborazione con Sipario Musicale che, forte della ventennale esperienza di tour operator specializzato in turismo musicale, porta in aula la propria testimonianza di best-practice per gli operatori veneti che si aprono al settore culturale.