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Informazione: Ciambetti, non possiamo nè vogliamo dimenticare i nostri giovani morti

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Venezia, 19 dic. (AdnKronos) – “Il Time ha scelto come ‘Persona dell’anno’ 2018 un gruppo di giornalisti minacciati per il loro lavoro, un gruppo, che la rivista ha deciso di chiamare ‘The Guardians’, i guardiani. Parto dai Guardiani perché anche palazzo Ferro Fini ha i suoi Guardiani che saluto con stima e ai quali va il ringraziamento di tutta l’istituzione, di tutti i gruppi politici”. Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti ha introdotto l’incontro di fine anno con gli operatori dell’informazione.
“Purtroppo – ha proseguito Ciambetti – le condizioni di lavoro di molte redazioni, sotto dimensionate e gravide di incombenze, portano talvolta a un lavoro sempre più pesante e anche a incespicare in alcuni errori che, tuttavia, rappresentano una eccezione”.
“Seguire il Consiglio regionale non è facile, né agevole come capita in una istituzione che ha una vita particolarmente intensa – ha sottolineato il Presidente – l’Ufficio di Presidenza si è riunito 37 volte e ha assunto 98 deliberazioni, tra le quali vorrei rammentare quelle relative all’assunzione delle cosiddette Seconde Deleghe del Corecom, servizio eccezionale svolto a favore dei cittadini. Ricordo poi, tra i provvedimenti presi, l’istituzione di una borsa di studio in memoria di Gloria Trevisan e Matteo Gottardi in cooperazione con l’Università di Venezia, nell’anno che ha visto la dedica della sala della Biblioteca del Consiglio regionale a Valeria Solesin. Gloria, Matteo, Valeria, come Luca Russo e, da ultimo, Antonio Megalizzi, giovane trentino a cui l’Ordine dei giornalisti ha riconosciuto l’iscrizione ad honorem, assassinato a Strasburgo: i nostri giovani morti all’estero che non possiamo né vogliamo dimenticare”.