Roma, 18 mag. (AdnKronos) – “La riforma sanitaria di 40 anni fa ha attribuito la competenza in materia di vigilanza in materia di salute e sicurezza ai servizi di prevenzione delle Asl che fanno capo alle Regioni, le quali esercitano anche la competenza normativa in materia (circostanza peraltro confermata dagli esiti del referendum costituzionale del 2016). In questo ambito l’Ispettorato svolge esclusivamente un ruolo del tutto secondario nel solo settore edile (insieme alle Regioni) nel quale ha comunque garantito, con meno di 280 ispettori tecnici, oltre 22.600 controlli nel 2017 con un tasso di irregolarità del 77%”. E’ quanto precisa in una nota il Capo Ispettorato, Paolo Pennesi sottolineando che “l’onda emozionale che fa seguito ai tragici infortuni sul lavoro di questi ultimi giorni impone uno sforzo di riflessione, in particolare del mondo politico ed istituzionale, sulle strategie di contrasto al fenomeno infortunistico nel nostro Paese”.
Dalle reazioni ‘a caldo’ di coloro che sono stati chiamati a commentare gli eventi, rileva Pennesi, emerge, “in modo evidente, l’esigenza di fornire alcuni chiarimenti riguardo all’assetto regolatorio, sia a livello costituzionale che normativo, della materia salute e sicurezza”.