Home Nazionale Innovazione: Milano, analogico e virtuale a ‘Le conseguenze del futuro’

Innovazione: Milano, analogico e virtuale a ‘Le conseguenze del futuro’

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Milano, 11 dic. (AdnKronos) – La conoscenza richiede fatica ed empatia con l’altro e chi crede che l’evoluzione digitale può fare a meno del contatto fisico o dell’etica si sbaglia. Analogico e virtuale insomma hanno più di un punto in comune come spiega Ermanno Bencivenga, professore di filosofia dell’Università della California che citando Aristotele e Platone mette in luce i rischi della connessione.
“La velocità e l’efficienza della Rete rubano il tempo alla messa in comune di strategie ed esperienze, e anche al ragionamento, alla riflessione, al pensiero”, dice nel suo intervento a ‘Le conseguenze del futuro’, il primo di sei incontri organizzati a Milano da Fondazioni Feltrinelli con Eni, dedicati al valore delle competenze in diversi campi.
Se si intende un sistema politico “come comunità tanto più stabile e funzionale quanto più esente da conflitti”, la ricetta per un buono Stato sta nella conoscenza, da intendersi come “incontrarsi e collaborare a un progetto, imparare l’uno le tecniche dell’altro. E’ la conoscenza operativa (cioè reale, di azione, di empatia, ndr) che smussa i conflitti. Io posso sapere ogni dettaglio di un mio simile e non essere mosso ad aiutarlo perché le parole che leggo non accendono nessuna scintilla di umanità quale potrebbe accendersi se gli stringessi la mano”, spiega. La Rete va dunque “nella direzione sbagliata e non deve stupirci se di pari passo con l’avanzamento verso una condivisione di dati, imperversano l’egoismo, la xenofobia, la violenza”, aggiunge Bencivenga.