Roma, 4 ott. (AdnKronos) – “Abbiamo fatto bene i conti” con la misura che prevede l’introduzione del reddito di cittadinanza. “Una misura che cerca di contrastare non solo la povertà ma di sostenere i tanti ragazzi che stanno in un letto depressi per non avere ricevuto risposte ai curriculum mandati o che si apprestano a fare un biglietto per andare a Londra o che non vogliono più uscire di casa. Non sono soldi per chi decide di restare sul divano ma per chi durante la giornata saranno impegnati alla formazione e a servizi di pubblica utilità”. Ad affermarlo al Question Time al Senato è il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e vicepremier, Luigi Di Maio sottolineando che ci sono norme per contrastare i furbi.
“Se ci saranno persone che vogliono imbrogliare rischieranno fino a 6 anni di galera”, sottolinea Di Maio. Nel provvedimento “sono inserite anche delle misure per contrastare i furbi”. Con il reddito di cittadinanza “ci rivogliamo infatti solo alle persone per bene”. Con la manovra del Popolo, aggiunge il vicepremier, “che è una manovra rivoluzionaria intendiamo ripagare il Popolo che ha subito sprechi e che ha dovuto pagare per vitalizi e pensioni d’oro”.
Il reddito di cittadinanza, spiega ancora Di Maio, “è una politica attiva del lavoro” che permetterà di rilanciare i centri per l’impiego. I 780 euro previsti dal reddito di cittadinanza “non saranno dati a tutti. Chi ha un reddito di 500 euro, ad esempio, ne percepirà 280 euro; chi ha un reddito di 200 euro ne percepirà 580…chi ha un reddito pari a zero percepirà 780 euro”.