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Moda: Mediobanca stima 262 mld ricavi globali in 2017 (+5%)

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Milano 14 feb. (AdnKronos) – Nel 2017 l’industria della moda mondiale dovrebbe raggiungere un giro d’affari di 262 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al 2016. E’ la stima dell’Area Studi Mediobanca, che ha presentato l’indagine annuale sul settore in Italia dal 2012 ai primi nove mesi del 2017. Il giro d’affari mondiale dei beni di lusso per la persona nel 2016 è valutabile (dati Bain & C. Fondazione Altagamma) in circa 250 mld, +17,9% sul 2012 e -0,4% sul 2015. Dopo la spinta del 2015 (+12%), l’alto di gamma supera un 2016 di assestamento dovuto a incertezze congiunturali e crisi geopolitiche.
I mercati principali restano le Americhe, seppur in flessione (-2,4%), e l’Europa, ciascuno con 83 mld di euro, ma l’area più dinamica è il Giappone, con 23 mld (+15% rispetto al 2015). Se la pelletteria si conferma il comparto predominante, con 75 mld (+2,7%), corre la cosmesi-profumeria che con un +6% raggiungei 53 mld. Soffrono invece l’abbigliamento (58 mld e -3,3%) e la gioielleria (5 mld e -5,2%).
Tra i big spender si confermano al primo posto i cinesi, con una spesa nel 2016 di 75 mld di euro (pari al 30% dei ricavi totali), seguiti dagli americani con 58 mld (23%) e dagli europei con 45 mld (18%). Oltre la metà dei beni di lusso è ancora acquistata presso negozi monomarca (30%) e boutiques specializzate (22%), ma è l’online a crescere più velocemente: un giro d’affari che vale 18 mld, con una previsione di +24% nel 2017. Ma se l’online sta prendendo sempre più spazio, lo shopping turistico si conferma una leva strategica per le aziende di tutto il mondo. L’Europa è il continente dove i turisti comprano di più; circa l’84% delle vendite tax-free è concentrato in soli cinque Paesi: Francia (22%), Regno Unito (20%), Italia (16%), Germania (15%) e Spagna (11%). In Italia i top spender sono i cinesi con il 29% dello shop ping turistico, seguiti da russi (14%), americani (9%) e coreani (6%).