Home Nazionale Nautica: Assonautica, in Sicilia servizi insufficienti e pochi posti per mega yacht

Nautica: Assonautica, in Sicilia servizi insufficienti e pochi posti per mega yacht

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Palermo, 14 ago. (AdnKronos) – Poco meno di una decina di marine attrezzate e almeno 8mila posti barca, che salgono a 17mila se si considerano anche approdi, boe e porti. Stime non ufficiali ma che fotografano un settore, quello del turismo nautico, che in Sicilia stenta ancora a decollare. “Usciamo subito da ogni equivoco – dice all’Adnkronos il presidente di Assonautica Palermo, Alessandro Albanese -: oggi in Sicilia non c’è nessuna carenza di posti barca. Certo mancano quelli per i mega yacht e su questo fronte siamo all’anno zero, ma ad essere insufficienti sono i servizi, soprattutto nelle piccole isole, che poi sono i luoghi di maggiore attrazione per i turisti. Se per marine attrezzate intendiamo quelle che offrono l’approdo, l’acqua e la luce possiamo dire che nell’Isola sono una quindicina, ma il numero si riduce notevolmente se consideriamo servizi aggiuntivi come bar, cantieri per la manutenzione, ristoranti, piccoli supermercati”.
Un censimento ufficiale non c’è. “A settembre come Assonautica Palermo avvieremo un’indagine per calcolare quanti posti barca ci sono nell’Isola, dove sono e cosa offrono” assicura Albanese. Una sorta di ‘monitoraggio’ utile a stilare una classificazione e stimare un volume d’affari con un’approssimazione vicina alla realtà. “Bisogna far capire che questo è un comparto importante per l’economia siciliana”. Un settore che, però, quest’anno è stato colpito dalla crisi. “Non c’è stato il transito degli scorsi anni, se si escludono i numeri di questa settimana, le performance non sono state esaltanti”. A essere penalizzate soprattutto le isole minori della Sicilia, “i luoghi più ricercati dai turisti” avverte Albanese. Colpa di una politica dei prezzi decisamente sbagliata. “Questi luoghi non fanno molto per essere attrattivi – dice il presidente di Assonautica Palermo -, non forniscono servizi a valore aggiunto, anzi spesso nei periodi alta stagione si pagano prezzi altissimi con servizi non all’altezza e tra i diportisti è sempre più frequente il passaparola…”.