Palermo, 4 lug. (AdnKronos) – Due fratelli sono stati fermati con l’accusa di essere gli autori dell’aggressione avvenuta lo scorso 25 giugno a Palermo quando un giovane fu ricoverato gravemente ferito. L’uomo era giunto presso l’ospedale Buccheri la Ferla, presentando una vistosa e profonda ferita da taglio all’altezza del collo. L’uomo, A.R., 36 anni, residente in zona “Villagrazia-Falsomiele”, si era presentato ai sanitari del Pronto Soccorso da solo, senza riuscire a fornire alcun particolare sull’accaduto. Il personale medico aveva chiamato il 112 informando del ricovero, e l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Palermo, aveva inviato sul posto personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo Piazza Verdi che aveva avviato le attività investigative.
L’uomo, ricoverato in codice rosso era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, versando in pericolo di vita. L’intervento perfettamente riuscito, ha fortunatamente condotto al ristabilimento delle sue condizioni di salute. “A seguito degli accertamenti esperiti e di un’incessante attività investigativa”, il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo Piazza Verdi ha eseguito ieri un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Palermo, nei confronti di due fratelli palermitani, S.T. di 41 anni e G.T. di 29 anni. Al termine delle operazioni di rito i due sono stati associati presso la casa circondariale Pagliarelli, in attesa dell’interrogatorio.
Entrambi dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di armi, in quanto accusati di aver inferto alla vittima diverse coltellate alcune delle quali potenzialmente mortali. La lite si sarebbe scatenata per futili riconducibili a vecchi rancori intercorsi tra le parti.