Home Nazionale Stop plastica nei mari, un milione di dollari alla ricerca sui nuovi materiali

Stop plastica nei mari, un milione di dollari alla ricerca sui nuovi materiali

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Roma, 24 gen. (AdnKronos) – Le operazioni di bonifica svolgono un ruolo fondamentale per affrontare il problema dell’inquinamento da plastiche degli oceani. Ma non basta. Ogni anno finiscono nei mari più di 8 milioni di tonnellate di plastica, mentre le tre più importanti operazioni di bonifica riguardano non più dello 0,5% di tale volume. Per agire sulle cause è necessario che ricercatori, industrie e governi sviluppino soluzioni che prevengano la formazione del rifiuto.
Per questo motivo la Ellen MacArthur Foundation ha stanziato 2 milioni di dollari per il New Plastics Economy Innovation Prize, finanziato da Wendy Schmidt, filantropa e sponsor principale dell’iniziativa New Plastics Economy (di cui Novamont è core partner), e gestito dal challenge partner NineSigma, che ha contribuito a identificare le soluzioni su scala internazionale.
Oggi, all’incontro annuale del Forum Economico Mondiale di Davos, la Ellen MacArthur Foundation e NineSigma hanno comunicato i vincitori del premio Circular Materials Challenge. Affiancate dalle necessarie infrastrutture, le innovazioni proposte potrebbero impedire che si produca l’equivalente in rifiuto plastico di cento sacchi di spazzatura al secondo. Le proposte riguardano gli imballaggi leggeri e flessibili per prodotti come salse, caffè e merendine, troppo difficili o troppo costosi da riciclare perché sono composti da più strati di materiali diversi. Ad ognuno dei vincitori andranno 200mila dollari del premio totale da un milione.
Premio categoria 1: rendere riciclabili gli imballaggi non riciclabili
1. University of Pittsburgh. Attraverso l’applicazione di nanotecnologie i ricercatori dell’Università hanno ottenuto un materiale riciclabile in grado di sostituire gli imballaggi complessi multistrato altrimenti impossibili da riciclare. La soluzione riproduce il modo in cui la natura utilizza solo pochi elementi strutturali molecolari per creare una grande varietà di materiali.
2. Aronax Technologies Spain. La società ha messo a punto un additivo magnetico che consente di ottenere un migliore isolamento all’aria e all’umidità. Questa caratteristica rende l’imballo idoneo per proteggere prodotti sensibili come caffè e farmaci, senza che venga meno la possibilità di riciclo.
Premio categoria 2: combinazione di materiali compatibili con l’ambiente
1. Full Cycle Bioplastics, Elk Packaging e Associated Labels and Packaging. Le tre società hanno collaborato alla produzione di un materiale compostabile ottenuto da materie prime rinnovabili, sottoprodotti dell’agricoltura e residui alimentari, dalle elevate prestazioni e ideale per imballare una vasta gamma di prodotti che vanno dalle barrette di cereali ai salatini fino ai detersivi per le lavatrici.
2. VTT Technical Research Centre of Finland. Ha messo a punto un materiale compostabile multistrato derivato da sottoprodotti agricoli e forestali che potrebbe essere utilizzato per la produzione di confezioni per prodotti quali muesli, frutta in guscio, frutta secca e riso.
3. Fraunhofer Institute for Silicate Research ISC. Ha sviluppato un rivestimento in silicato e biopolimeri utilizzabile in diversi tipi di imballaggi per alimentari, che protegge la confezione e il cibo dalla prematura degradazione ed è completamente compostabile.
“Queste innovazioni vincenti dimostrano che cosa è possibile fare adottando i princìpi di un’economia circolare – spiega Ellen Mac Arthur – Le operazioni di bonifica continuano a svolgere un ruolo importante per affrontare le conseguenze del problema dei rifiuti plastici, ma sappiamo che occorre fare di più. Abbiamo urgente bisogno di soluzioni in grado di affrontare le cause profonde del problema e non solo i sintomi. In una New Plastics Economy, prima di tutto, la plastica non diventerà più un rifiuto né finirà negli oceani. Per ottenere ciò saranno necessari nuovi livelli di impegni e di collaborazione tra industrie, governi, progettisti e startup. Spero che queste innovazioni possano indurre ulteriori progressi e contribuire a realizzare un sistema in cui tutte le materie plastiche vengano riutilizzate, riciclate o compostate in modo sicuro”.