Home Nazionale Tlc: Cellnex punta a nuove torri, ‘su 5G con noi operatori più forti’/Adnkronos

Tlc: Cellnex punta a nuove torri, ‘su 5G con noi operatori più forti’/Adnkronos

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Milano, 19 ott. (AdnKronos) – Sono scatole simili a grandi modem, si trovano sui pali della luce delle grandi piazze, appese sui soffitti in metropolitana, nascoste tra gli spalti degli stadi. Nessuno ci fa caso, ma se non ci fossero, sarebbe impossibile caricare video sulle pagine web, pubblicare le stories di Instagram o mandare messaggi vocali. Hanno nomi poco social, come Das (Distributed Antenna System) e Small Cell, ma hanno contribuito a migliorare nettamente le nostre prestazioni in rete. In Italia, le progetta e installa Cellnex, che è la principale società di torri di telecomunicazione in Europa, controllata al 30% circa da Edizione, la cassaforte dei Benetton. Di queste mini antenne, Cellnex ci ha già riempito lo Juventus Stadium, Piazza Duomo, San Siro, ma anche grandi magazzini come il Centro di Arese, la Regione Lombardia o, ancora, l’aeroporto di Malpensa. Con il 5G, la loro capillarità dovrà triplicare e, di conseguenza, lo faranno anche gli investimenti, anche se ancora non è dato sapere quanto.
Solo nei primi sei mesi del 2018, la capogruppo Cellnex Telecom ha speso per investimenti 247 milioni di euro. Tra adeguamento di pali, tralicci e nuova copertura in fibra ottica i costi stimati dell’ammodernamento sono vicini al miliardo di euro, ma considerando le nuove antenne per il 5G, più evolute e ingombranti delle attuali, si arriva vicino a 2 miliardi. Gran parte della spesa spetterà alle compagnie telefoniche, che si sono aggiudicate le frequenze all’asta indetta dal Mise e che ha fruttato allo Stato 6,5 miliardi di euro. “E’ stato un investimento importante che ha generato un grande dibattito e attenzione tra gli operatori telefonici degli altri Paesi europei dove la gara non è ancora stata fatta”, spiega Gianluca Landolina, ad di Cellnex Italia, in un’intervista all’Adnkronos.
In Italia, il cammino è appena iniziato e non sarà breve. Gli operatori telefonici, secondo il manager, ora sono a un bivio: “Possono scegliere se fare tutti insieme sinergie affidandosi a soggetti terzi come noi, cosa che già in parte fanno, o continuare a sviluppare la loro infrastruttura”. A giudicare da quello che si sta muovendo, potrebbero decidere di fare cassa vendendo le loro torri di trasmissioni, che in Italia sono in tutto 50mila. Secondo indiscrezioni di stampa, Wind Tre avrebbe già deciso di metterne sul mercato 5mila, Vodafone potrebbe pensarci. “Sarebbe sbagliato e anacronistico dire che non siamo interessati. Lo siamo, chiaramente. Cellnex basa il suo business sulla crescita organica degli asset che già possiede, ma anche sull’acquisizione di nuovi”, sottolinea Landolina.