Roma, 10 ago. (AdnKronos) – Una ‘cura dell’acqua’ per allentare la morsa della congestione del traffico merci sulle strade e per garantire una crescita sostenibile del comparto dei trasporti e della logistica. Anche alla luce della tragedia di pochi giorni fa a Borgo Panigale, che ha riproposto in tutta la sua drammaticità il tema della sicurezza dell’autotrasporto, le autostrade del mare sembrano destinate a rivestire un ruolo sempre più centrale e strategico di snodo intermodale d’eccellenza per la connessione con il Bacino del Mediterraneo, non solo a servizio dell’Italia, ma di tutta l’Europa.
Nel corso degli anni le autostrade del mare hanno preso decisamente il largo. Secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, grazie a queste infrastrutture sono state risparmiate 680mila tonnellate di Co2 equivalente alle emissione annue di una città di 1 milione di abitanti. Nel periodo 2014-2017 il traffico merci su mare è aumentato del 7,1% e questo significa che sono stati spostati sulle autostrade del mare circa un 1,5 di veicoli km pari all’8% del traffico.​
Oggi l’Italia è prima al mondo per principali flotte di navi ferry e Ro-Ro Pax, con oltre 250 unità per più di 5 milioni di tonnellate di stazza . Seconda in Europa per traffico merci RO-RO con crescita del 20,7% 2014-2017. Mentre sul fronte del trasporto passeggeri, il mercato italiano è primo tra i paesi UE con 24,8 milioni di passeggeri (esclusi crocieristi) su tratte internazionali (13% del totale), di cui quasi 1,3 Mln. su relazioni extra-UE”.