Home Nazionale Vino: quello veneto mette le ali, il Prosecco traina il comparto (2)

Vino: quello veneto mette le ali, il Prosecco traina il comparto (2)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – Dall’analisi delle dichiarazioni di produzione 2017 risulta che la scorsa -vendemmia nel Veneto ha prodotto 11 milioni di quintali di uve (-15,5%). Oltre i tre quarti del raccolto si concentra nelle province di Verona e Treviso, con la prima che totalizza il 33,2% e la seconda il 45,1% del totale. A seguito del boom del Prosecco, la quota regionale dei vitigni a bacca bianca è arrivata al 76% del totale delle uve prodotte. Continuano ad aumentare, rispetto al 2016, i quantitativi di uve Doc-Docg, che rappresentano oggi l’80% del totale (+11%), mentre scendono le Igt che coprono il 16% del totale.
Considerato il calo dei livelli produttivi di uve e di vino, i tecnici di Veneto Agricoltura rilevano un aumento generalizzato delle quotazioni delle uve delle diverse tipologie. Dall’analisi dei dati statistici registrati presso le Borse Merci delle Camere di Commercio di Verona, Treviso e Padova, si calcola un rialzo medio del prezzo delle uve venete pari al +22,6% per tutte le varietà presenti in Veneto. Considerando le singole province, Verona evidenzia un aumento del 12% netto, mentre sono più consistenti quelli rilevati per Treviso (+27,5%) e Padova (+28,5%). Verona presenta un prezzo medio per l’uva di 0,77 euro/kg, con Padova che si mantiene anch’essa intorno agli 0,69 euro/kg, mentre Treviso si attesta a 1,06 euro/kg, mantenendo così la leadership regionale del prezzo delle uve. Di conseguenza, anche il prezzo medio per l’intera regione viene sospinto verso l’alto a 0,84 euro/kg.
Passando all’export del vino, rispetto ai quasi 6 miliardi di euro registrati a livello nazionale, il Veneto nei primi nove mesi del 2017 ha esportato per un valore di 2,12 miliardi di euro (+6,4% rispetto allo stesso periodo del 2016). Si tenga conto che la Regione dei Dogi esporta vino per una quota pari al 35,5% del totale italiano (distanziando Piemonte e Toscana di circa un 20%) e all’8% di quello internazionale, risultando di fatto la quarta potenza a livello mondiale.