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“Alimentiamo l’atletica leggera”, un convegno sul buon mangiare per lo sport

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“Alimentiamo l’atletica leggera”, un convegno sul buon mangiare per lo sport
Stadio atletica

Sabato 16 marzo, alle 17.30, la biologa-nutrizionista Chiara Veronese incontrerà genitori, tecnici e atleti

Dall’alimentazione quotidiana al recupero post-gara: il pomeriggio affronterà tanti temi legati allo sport

AREZZO – Sport e alimentazione. Questo connubio sarà trattato dall’Alga EtruscAtletica in occasione di un convegno dal titolo “Alimentiamo l’atletica leggera” che, alle 17.30 di sabato 16 marzo, vedrà come relatrice la biologa-nutrizionista Chiara Veronese. L’incontro, a partecipazione gratuita e ospitato presso lo stadio di atletica di Arezzo, è aperto a genitori, tecnici e atleti di ogni disciplina sportiva che nel corso del pomeriggio avranno l’occasione di approfondire una serie di tematiche legate al benessere.

Qual è l’alimentazione più adatta per chi fa sport? Quanto e quando mangiare? Come recuperare in seguito ad una prestazione? Questi interrogativi troveranno risposta dall’esperienza della dottoressa Veronese che ha accolto l’invito dell’Alga EtruscAtletica a proporre una giornata dedicata all’educazione alla salute, in cui trattare i vari argomenti legati alla corretta pratica sportiva e rispondere alle domande dei presenti. La sana alimentazione, infatti, ha un ruolo importante al pari dell’allenamento per garantire il benessere dell’atleta, per migliorarne le prestazioni e per il successivo reintegro post-gara. Un particolare focus sarà rivolto al ruolo dei genitori che, per primi, devono sposare questi principi e farli vivere in famiglia, per rivolgere attenzione verso i cibi che vengono messi in tavola e assunti dai figli, ma anche per tutelarli da eventuali disturbi del comportamento alimentare. «Per una buona prestazione – spiega la dottoressa Veronese, – occorrono tenacia negli allenamenti e coerenza nell’alimentazione da tenere prima e dopo la gara. Un aspetto importante ma spesso sottovalutato, infatti, riguarda il reintegro di quanto viene speso durante l’attività fisica: ogni atleta, dopo una prestazione, deve assumere cibi in grado di recuperare e rendere al corpo ciò di cui ha bisogno. Tutto questo, infine, senza dimenticare che l’alimentazione è anche fortemente soggettiva e che dunque, al di là di alcune regole generali valide per tutti, va calibrata anche al tipo di sport e alle caratteristiche della persona».