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La Polizia di Stato ferma altri truffatori

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La Polizia di Stato ferma altri truffatori

Proseguendo l’attività di contrasto al settore delle truffe da parte degli uomini della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Anticrimine del Commissariato distaccato di Montevarchi sono stati ulteriormente identificati e segnalati ali’ Autorità Giudiziaria n. 4 soggetti specializzati in tali tipi di reato, consistenti i primi tre nella stipula di contratti truffaldini e nell’ ultimo caso di una vendita fittizia.

Per quanto riguarda i primi tutto prendeva le mosse da una serie di denunce querele presentate presso il Commissariato di Montevarchi ove veniva segnalato da parte di alcuni cittadini residenti nel Valdamo I’ avvenuto recapito negli ultimi mesi dell’anno 2018 di alcune comunicazioni di chiusura del loro contratto in corso di fornitura da parte del Servizio Elettrico Nazionale poiché erano stati attivati nuovi contratti per conto di un nuovo gestore, senza che gli stessi l’avessero mai richiesto. Ed in effetti al momento in cui questi cittadini, sorpresi da tali comunicazioni finivano per richiedere appunto dalla nuova società copia dei contratti che risulterebbero essere strati da loro sottoscritti, si vedevano recapitare quanto richiesto constatando che gli stessi erano stati stipulati utilizzando i propri dati anagrafici esatti (nome, luogo e data di nascita), ma con gli ulteriori dati non veritieri o abilmente contraffatti in relazione alle residenze, ai documenti d’identità, nonché le relative firme in calce. Di qui non soltanto la contestazione dei contratti ma anche le querele sporte presso questi uffici.

Le indagini del commissariato si indirizzavano quindi ad acquisire dalla Società subentrata, le generalità ed ogni altro elemento utile all’identificazione dei collaboratori responsabili della sottoscrizione dei fasulli contratti che venivano così identificati per il tramite di un loro “Codice  Incaricato”. Codici così abbinati a tali B. A. di anni 29 romano, B. A. cittadino marocchino di anni 22 e A. G. di anni 42 di Napoli.

Tutti risultavano collaboranti con un’Agenzia di servizi avente sede legale in Casalnuovo di Napoli, con cui la stessa società subentrata aveva appunto stipulato un contratto senza rappresentanza per l’acquisizione di proposte contrattuali di gas ed energia elettrica.

Veniva a questo punto richiesto quest’ultima agenzia di servizi l’elenco dei loro collaboratori che nel periodo compreso tra il 01.04.2018 al 31.07.2018 avevano operato per loro conto nella Provincia di Arezzo, specificando le generalità complete e rispettivi abbinamenti ai Codici Agente di ogni singolo nominativo; l’agenzia forniva in merito un elenco contenente nr. 8 nominativi, tra cui appunto quelli dei tre indagati  di cui sopra che venivano a questo punto compiutamente identificati sia tramite i rispettivi uffici anagrafe che tramite le risultanze in banca dati in uso alle forze di polizia.

Ulteriori indagini permettevano inoltre di appurare che a ben vedere nessuno dei tre indagati, risultava avere alcun titolo di impiego presso la stessa ditta di servizi, avvalorando ulteriormente il convincimento da parte degli inquirenti che si trattava dì soggetti che avevano individuato proprio nelle truffe online, con i loro profitti, una facile fonte di reddito.

Stessa cosa per altro truffatore, pure identificato e segnalato ali’ Autorità Giudiziaria nella persona di T. F. di anni 22 di origini salernitane. In questo caso la truffa consisteva nella vendita online sul portale Subito.it di un aspirapolvere al prezzo di euro 430,00 pagato per il tramite di un bonifico bancario, e mai consegnato. Anche qui l’identificazione del reo avveniva tramite accertamenti sull’ ID seriale con il quale era stato inserito l’ annuncio di cui veniva pure individuato l’ IP di collegamento alla rete tramite i quali ulteriori accertamenti portavano alla identificazione di altro soggetto M. F. di anni 19, pugliese, poi risultato tramite incrocio in banca dati, complice del suddetto T. F. con il quale risultava avere già a suo carico in complicità del primo numerosi precedenti per truffa.