Home Politica “Ancora nessuna certezza sulla biglietteria della stazione ferroviaria di Terontola, il territorio rischia definitvamente di perdere un importante servizio pubblico”

“Ancora nessuna certezza sulla biglietteria della stazione ferroviaria di Terontola, il territorio rischia definitvamente di perdere un importante servizio pubblico”

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“Ancora nessuna certezza sulla biglietteria della stazione ferroviaria di Terontola, il territorio rischia definitvamente di perdere un importante servizio pubblico”

Il Consigliere Marco Casucci (Lega) torna sul destino dell’unica biglietteria rimasta ancora aperta in Valdichiana

” La stazione di Terontola è la porta per chi dall’Umbria arriva in Toscana e viceversa, snodo fondamentale del traffico ferroviario nell’Italia centrale è diventata invece una delle tante stazioni che vedono soppressa o ridotto l’orario della biglietteria. Dalla risposta dell’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture alla nostra interrogazione, si evince che non ci sarebbero certezze per il mantenimento dell’attuale orario di apertura della biglietteria della stazione di Terontola.

Si tratta di un ulteriore svilimento della funzione della stazione per l’intera Valdichiana , visto che è l’unica biglietteria al momento rimasta aperta dopo le soppressioni delle biglietterie di Camucia e Castiglion Fiorentino -dichiara il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega)– La biglietteria svolge anche una funzione sociale perché vi si rivolgono molte persone anziane ed è importante anche nell’ottica di un maggiore controllo della stazione stessa”.

“La biglietteria di Terontola è molto importante per il servizio offerto al territorio, in una stazione che rappresenta uno snodo per il trasporto ferroviario che divide la linea Firenze-Roma con la tratta che va da Terontola fino a Foligno servendo l’Umbria. Servizio fondamentale dunque ma è altrettanto importante salvaguardare i posti di lavoro -sottolinea Marco Turcheria, Segretario Ugl Taf Toscana – Qualche anno fa nella biglietteria erano impiegate svariate persone oggi siamo arrivati ai minimi termini. La politica e le aziende, stando alla disoccupazione elevata nel nostro Paese, dovrebbero prendere decisioni tese ad aumentare il lavoro e non a diminuirlo peggiorando così le condizioni di vita di un intero territorio”.