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Ciclostorica dell’Alpe di Poti: quarta edizione con novità ardite

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Ciclostorica dell’Alpe di Poti: quarta edizione con novità ardite

Un’edizione speciale quella di Bincinfiera e Ardita che si svolgerà nel fine settimana dal 22 al 24 marzo. Numeri da record, campioni e campionesse del ciclismo, un’Ardita aperta a tutti i pedali e il ricordo di Marco Pantani. La soddisfazione di Massimiliano Refi: “andiamo con ordine. Intanto i numeri: superati ampiamente quelli della precedente edizione. Domenica 24 marzo, al via, saremo oltre 450. Con accanto autentici ‘monumenti’ del ciclismo come Francesco Moser e Gilberto Simoni. Ma quest’anno abbiamo pensato in grande anche per le ‘quote rosa’, d’altronde è il colore della maglia che si assegna al vincitore del Giro d’Italia: ecco allora sabato 23 marzo, con ritrovo in Piazza Grande alle 14,30 e partenza alle 15, con iscrizione gratuita in loco, una pedalata per ogni amante della bicicletta alla scoperta del percorso gourmet dell’Ardita. Ci saranno un omaggio e una merenda finale e soprattutto un gruppo di cicliste capeggiato dalle campionesse Mara Mosole, madrina dell’evento, e Michela Gorini. Viene inoltre arricchito il programma del sabato con Senza Freni, il dibattito con i grandi campioni di oggi e del passato moderato da Mauro Messeri, mentre la mostra di biciclette sarà particolarmente qualificata con l’esposizione di 35 biciclette da corsa dagli anni ’30 agli anni ’60” della collezione di Pasquale Morini della Marconi Arredamenti”.

“Ardita ma non solo – ha sottolineato l’assessore al turismo Marcello Comanducci – visto che, per rendere questo evento permanente, stiamo pensando a un primo stralcio di percorso per pedalare con l’Ardita tutto l’anno. Il nostro intento è la valorizzazione degli aspetti ambientali e turistici della zona interessata, dunque la creazione di un percorso con cartellonistica e tracce che permetta di percorrere il territorio sempre e con ogni bici. Si dice che il quarto anno sia quello della consacrazione di un evento e ad agevolare il successo dell’Ardita contribuisce di certo la location della partenza. Esistono varie ciclostoriche in Italia ma nessuna può vantare Piazza Grande. Domenica ci sarò anch’io assieme all’assessore Marco Sacchetti”.

Il programma prevede venerdì 22 marzo alle 15 in Piazza Grande l’apertura delle mostre fotografica e sulle biciclette d’epoca. Alle 19,30 trasferimento in Piazza San Francesco per un brindisi inaugurale. Sabato 23 marzo ancora le due mostre suddette protagoniste dalle 9 alle 19 ma anche altri grandi eventi: l’Ardita Rosa delle 14,30 ricordata da Massimiliano Refi, la mostra-scambio bici e ricambi d’epoca, sempre dalle 9 alle 19, con bici e abbigliamento vintage, i migliori negozi che porteranno in visione e prova le ultime novità e le e-bike e “Senza freni. Racconti in libertà di ciclismo vissuto e sognato”, alle 17, con campioni, giornalisti e appassionati a palazzo di Fraternita. La Cena degli Arditi dalle 21 alle 23 è invece a prenotazione obbligatoria presso la locanda di San Pier Piccolo.

Ancora le mostre fotografica e di biciclette d’epoca la domenica per tutta la giornata, l’ulteriore novità della visita guidata su prenotazione al centro storico con partenza da Piazza Grande dalle 10 alle 11,30 ma soprattutto l’assoluta protagonista: l’Ardita, la ciclostorica dell’Alpe di Poti. Dalle 7,30 alle 8,30 spazio alle iscrizioni e spettacolo degli sbandieratori, alle 9 partenza e via a tutto pedale per il tradizionale “sterro”, dove è prevista una grande novità. Annunciata dal sindaco Alessandro Ghinelli: “sabato 23 marzo, il giorno prima dell’Ardita, ci sarà alle 12 la cerimonia d’inaugurazione della targa dedicata a Marco Pantani, l’indimenticato campione del ciclismo prematuramente scomparso. A svelare la targa intitolata ‘Salita Marco Pantani (1970-2004ciclista)’ ci sarà la madre Tonina. Ho voluto che questa cerimonia si inserisse nell’ambito dell’Ardita, ciclostorica dell’Alpe di Poti che ancora una volta ci riserva grandi sorprese, grandi numeri e la conferma di una vocazione turistica per Arezzo a 360 gradi. Non stiamo parlando di un fatto solamente agonistico ma di un modo per riavvicinare al ciclismo, alla bici, il mezzo che da sempre consente di scoprire e apprezzare la città e il suo bellissimo territorio”.

L’intitolazione a Marco Pantani è stata approvata con una delibera di Giunta a seguito del parere positivo della commissione toponomastica. Saranno due le targhe, una collocata all’inizio e una collocata alla fine della strada sterrata comunemente conosciuta come la Corta di Poti, che dall’abitato di San Polo porta all’alpe. È lunga poco più di 8 chilometri e mezzo, sale dai 254 iniziali fino a 827 metri, nel punto in cui incrocia la strada asfaltata proveniente dalla Foce dello Scopetone. La cerimonia di inaugurazione si terrà proprio all’altezza di questo punto.