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Confindustria Toscana Sud: serve chiarezza su Arezzo Fiere e Congressi

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Confindustria Toscana Sud: serve chiarezza su Arezzo Fiere e Congressi
Foto Facebook Confindustria Toscana Sud

Nel dibattito sulla vendita delle Fiere dell’Oro interviene la Sezione Oreficeria e Gioielleria di Confindustria Toscana Sud che si è riunita ieri presso la sede aretina di Confindustria Toscana Sud.
“La riunione è stata molto partecipata e fattiva – spiega la Presidente di Sezione Giordana Giordini – segno che il tema delle Fiere Orafe è molto sentito dagli imprenditori associati. Per tale motivo ho ritenuto necessario avere chiarezza sulla situazione che in questi giorni sta interessando Arezzo Fiere e Congressi. Gli incontri, a tal fine, avuti prima della riunione con il Presidente di Arezzo Fiere e Congressi (Andrea Boldi) e con il Sindaco Ghinelli, l’Assessore Merelli ed il Vice Presidente della Provincia di Arezzo Piomboni sono stati molto utili. Le imprese hanno evidenziato grande unità di intenti a dimostrazione che il settore è unito quando le questioni sono di livello importante; è chiaro a tutti come la Fiera di Arezzo continui a rappresentare uno strumento essenziale per il comparto orafo aretino ma anche un volano per il territorio – continua Giordini – Abbiamo preso atto che i principali soci pubblici ritengono necessario designare un nuovo Consiglio di Amministrazione di Arezzo Fiere e Congressi (viste le dimissioni di 3 Consiglieri) prima di discutere la proposta di acquisto pervenuta da IEG. Nel merito, tale proposta, a nostro parere, non può essere valutata nel limitato lasso di tempo indicato da IEG (l’offerta scade il 31.01.2019) vista la complessità giuridica dell’operazione e, soprattutto, l’importanza della stessa per il futuro del settore e della città. E’ comunque emersa la consapevolezza da parte delle aziende dell’opportunità di continuare il dialogo con IEG vista la necessità di avere un’unica regia a livello nazionale nella gestione delle fiere del settore orafo”.

Quest’ultimo punto è stato particolarmente enfatizzato nell’intervento della Presidente di Federorafi Ivana Ciabatti, presente alla riunione, al fine di evitare decisioni non ponderate che riportino il settore indietro negli anni quando anche in Italia proliferavano fiere senza alcun coordinamento a discapito delle imprese orafe e degli ulteriori investimenti pubblici di Ice Agenzia e Mise sulle manifestazioni e sul settore che, con l’accorpamento organizzativo, sono invece aumentati in maniera significativa.
“Ovviamente nelle trattative con IEG si dovrà tenere conto, oltre che della congruità economico / finanziaria dell’offerta, anche della necessità di ottenere garanzie assolute dal compratore circa la permanenza a lungo termine della fiera orafa ad Arezzo e di un impegno forte da parte dell’acquirente a rendere le fiere aretine sempre più attrattive per i buyers- conclude Giordini – per questo motivo auspichiamo che, nelle trattative con IEG, insieme alla compagine pubblica, venga coinvolto anche un delegato delle imprese orafe per rappresentare le esigenze del settore”.