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E45, FDI: “Fondi e interventi per liberare territorio da isolamento”

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E45, FDI: “Fondi e interventi per liberare territorio da isolamento”
Giovanni Donzelli
Donzelli interroga il governo: “Imperdonabile incuria: subito lavori e risarcimenti a cittadini e imprese”
“Il governo intervenga immediatamente per ripristinare la viabilità in Valtiberina. Lo faccia attraverso la messa in sicurezza della E45 e la riapertura della viabilità alternativa della ‘Tiberina 3 bis’, che deve essere subito nazionalizzata. Occorre liberare al più presto quei territori dall’isolamento: dobbiamo evitare con ogni mezzo che al danno della chiusura della strada si aggiunga la beffa della chiusura di aziende, la perdita di posti di lavoro e la penalizzazione della produzione del territorio. Lavoriamo per limitare le conseguenze: non è giusto che a pagare siano le comunità locali”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, che dopo il sopralluogo effettuato lunedì scorso in Valtiberina ha presentato un’interrogazione orale insieme al deputato dell’Emilia Romagna e vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti. Sulla vicenda il governo sarà chiamato a rispondere in commissione alla Camera.
“Al di là del rimpallo di responsabilità fra Anas e Magistratura – sottolinea Donzelli – dopo anni in cui la sinistra ha fatto finta di non vedere, il governo non può più tergiversare: si valuti quali siano gli interventi da mettere a punto per mettere in sicurezza la E45 ed evitare nuove chiusure. Così com’è l’ora di ripristinare rapidamente la viabilità alternativa, per anni abbandonata e oggi inagibile. Non possiamo abbandonare cittadini e imprese: ecco perché Fratelli d’Italia – conclude Donzelli – propone di istituire un fondo per risarcire tutti coloro che in queste settimane vengono pesantemente penalizzati a causa dell’incapacità di chi in questi anni ha mal gestito la situazione”.
QUI DI SEGUITO IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE:
Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti –  Per sapere – premesso che:
la procura di Arezzo ha chiuso e sequestrato il viadotto Puleto dell’E45 poiché la struttura, secondo gli inquirenti, è a rischio collasso a causa del perdurare dell’esposizione all’usura del traffico veicolare;
il sequestro preventivo riguarda la strada statale 3bis ‘Tiberina’ (E45) in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Canili e Valsavignone, in corrispondenza del confine tra le province di Arezzo e Forlì Cesena;
la E45 è una via di comunicazione fondamentale per la circolazione nord-sud, non solo della zona ma di tutta la nazione, e il protrarsi della sua chiusura provoca forti disagi ai cittadini e mette in serio pericolo tutte le aziende del territorio e i posti di lavoro, oltre a complicare gravemente le attività delle aziende;
da quanto si apprende dagli articoli di stampa secondo l’Anas la strada sarebbe in sicurezza.
se ed in che modo si intenda intervenire sulla E45 per garantirne la riapertura a tutti i mezzi nelle due direzioni;
se si intenda nazionalizzare la strada alternativa, la vecchia ‘Tiberina 3bis’, per ripristinarla al più presto e liberare cittadini e attività produttive dall’isolamento;
la dotazione finanziaria finora ricevuta per la manutenzione della E45 e quella prevista per le opere già programmate;
i motivi per cui, nonostante l’allarme sulla sicurezza della E45 fosse già lanciato da molti anni, non si sia intervenuti per tempo e a chi o cosa sia attribuibile tale incuria e incapacità gestionale;
se non si intenda intervenire attraverso risarcimenti per i danni subiti da cittadini e imprese.