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La città non si merita la giunta Ghinelli

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La città non si merita la giunta Ghinelli

COMUNICATO di DEMOS Osservatorio cattolici democratici

Sono stati anni chiusi, grigi, privi di slancio, fatti di annunci senza un vero progetto di città e quando si è tentato il passante  a nord, la cosiddetta bretella, si è prospettato un progetto senza città.

Senza cioè quella partecipazione della comunità che è essenziale per il buongoverno  della cosa pubblica.

La giunta Ghinelli si è mossa con una concezione proprietaria, considerando la città ai suoi piedi.

Ora con Coingas e dintorni emerge una chiazza nera, ombre nere sull’amministrazione. Per natura valoriale siamo garantisti, essere indagati necessariamente non vuol dire essere colpevoli.

DEMOS si attiene alle notizie che trapelano dalla vicenda scura.

Per la seconda volta, una giunta di destra, al governo di Arezzo, inciampa in quello che sembra il “vizietto“ quasi congenito a un ceto politico che sembra non resistere alla tentazione brutta.

Colpisce l’intera vicenda per i soggetti, di primo piano nell’amministrazione e per le parole usate, quasi una sprovvedutezza che rivela superficialità oltre a un delirio di onnipotenza e incuria dei soldi pubblici.

Più passano le ore e più cresce la sensazione di un sistema che tocca anche i dintorni  di Coingas e suscita stupore per le cifre di consulenza.

Quantità di denaro pubblico inverosimili che giustamente i sindaci revisori hanno bocciato.

Sorprende la minaccia di cacciare chi risponde ad elementari norme deontologiche, colpiscono i colloqui telefonici che fanno strame dei doveri istituzionali e del rispetto della trasparenza amministrativa.

Se e vogliamo usare il se, se quelle sono davvero le parole dei colloqui intercettati, povera città, povera Arezzo, ai piedi di una giunta non solo inadeguata ma che non sa resistere al “vizietto“.

La giunta Ghinelli, ad avviso di DEMOS, aveva fino ad ora inanellato tutta una serie di scivolate amministrative: una politica sociale autoritaria e che ha sollevato fortunatamente gli anticorpi della partecipazione dei comitati di cittadinanza spontanea, una sicurezza declamata e mai coordinata sulla scelta della convivenza civile; dove sono  i “ soldati “ di  Ghinelli ?

Quartieri e periferie per decoro e manutenzione abbandonati a se stessi, salvo le furberie di fine legislatura con le pezze d’asfalto a macchie di leopardo sempre utili per un vicesindaco che si fa fotografare; una politica culturale assente e Arezzo senza più la Casa delle Culture, segno d’integrazione e solidarietà.

AREZZO non si merita la giunta Ghinelli!

Cittadino Ghinelli, fino a chiarezza assoluta, è tempo di un passo indietro!

E’ una comunità intera che si ribella, che non vuole arruffoni a Palazzo dei Priori; i toni, le conversazioni registrate non appartengono  ad Arezzo civile, ad Arezzo Città dei Grandi.