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Mense scolastiche: la prima riunione del gruppo di lavoro

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Mense scolastiche: la prima riunione del gruppo di lavoro

Lucia Tanti: “dopo 40 anni inizia la rivoluzione tranquilla. Arezzo merita di diventare un modello di qualità”

Si terrà giovedì 14 marzo a palazzo comunale, a partire dalle 15, la prima riunione del gruppo di lavoro voluto dall’assessoreLucia Tanti per discutere degli aspetti connessi al servizio di refezione scolastica.

“Un tavolo tecnico particolarmente qualificato – ha precisato Lucia Tanti – per accompagnare l’amministrazione comunale nella scelta del nuovo corso che Arezzo, dopo 40 anni, si merita. Da questo tavolo mi aspetto consigli e idee e non dubito che verranno, vista la natura dei componenti. Tra i quali cito, il gestore delle Logge del Grano, l’ordine dei medici, quello dei veterinari, la Banda dei piccoli chef, le associazioni di categoria del commercio e dell’agricoltura, tra le quali Coldiretti, la federazione italiana dei medici pediatri, l’associazione culturale pediatri, la Fraternita dei Laici, Zero Spreco. Ma la riunione è aperta e nulla osta che vi partecipino anche le mamme critiche verso la cosiddetta ‘supermensa’. L’amministrazione ha varato un percorso, una rivoluzione tranquilla in cui l’ascolto è sempre stato prioritario. E lo dimostra anche il prossimo Consiglio Comunale quando verrà discussa la petizione del comitato Giù le mani dalle mense.

Ho anche detto che non ne faccio una questione di principio: ci sono Comuni dove la refezione scolastica è svolta secondo un modello centralizzato e altri in cui è svolta secondo un modello diffuso. Quello che mi preme, per questo desidero interloquire con quanti più soggetti, è fare di Arezzo un modello non per il numero delle cucine ma per il servizio che darà: una svolta per i prossimi decenni. Il modello grazie al quale supereremo l’attuale dovrà infatti caratterizzarsi per la sicurezza alimentare, l’efficienza degli spazi, la qualità dei prodotti, i percorsi di differenziazione dei menù, l’attenzione massima al problema delle allergie, il rapporto costruttivo con il territorio e le sue eccellenze, i percorsi di educazione alimentare e ambientale in collaborazione anche con le famiglie. È a favore di questi nuoviorizzonti che mi batto, senza soluzioni affrettate ma con spirito dialettico. Purché improntato alla correttezza e alla realtà”.