Le sigarette elettroniche possono causare gravi lesioni polmonari?
A lanciare l’allerta di grado 2 (sul massimo di 3) al Ministero della Salute è stato il Sistema Nazionale di Allerta Precoce dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
L’obiettivo dichiarato è quello di “vigilare sulla grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche“, e in particolare alcuni liquidi, e monitorare l’insorgenza delle lesioni polmonari riscontrate in Usa.
La decisione è stata assunta sulla base delle segnalazioni ricevute dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona.
Negli Usa infatti sono stati riscontrati circa 1300 casi e 26 morti da polmonite chimica, soprattutto tra i più giovani.
La maggior parte ha utilizzato prodotti per e-cig contenenti THC (tetraidrocannabinolo), molti hanno usato prodotti a base sia di THC che nicotina e altri solo nicotina.
Ciò che è stato registrato negli Stati Uniti per ora non ha alcun riscontro in Italia e in Europa, perché il problema negli Usa è rappresentato dall’uso senza regole delle sigarette elettroniche, spesso legato al consumo di stupefacenti.
Nel nostro Paese i controlli sulla vendita nei canali ufficiali delle sostanze con cui sono caricati questi strumenti sono molto più rigorosi.
Le strutture sanitarie italiane però dovranno vigilare e denunciare eventuali casi.