Home Arezzo “Sottoscritto il contratto integrativo 2019 dei dipendenti del Comune di Arezzo. Il migliore degli ultimi anni”

“Sottoscritto il contratto integrativo 2019 dei dipendenti del Comune di Arezzo. Il migliore degli ultimi anni”

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“Sottoscritto il contratto integrativo 2019 dei dipendenti del Comune di Arezzo. Il migliore degli ultimi anni”
Comune di Arezzo

La FP-CGIL, la FP-CISL, la UIL-FPL e il DiCCAP-SULPM del Comune di Arezzo annunciano di aver sottoscritto “giovedì 28 novembre il contratto integrativo anno 2019, con piena soddisfazione per i contenuti raggiunti dopo mesi di trattative. Questo contratto è sicuramente il migliore degli ultimi anni. Manca il CSA all’appello delle Organizzazioni Sindacali firmatarie e non riusciamo a capire il perché di questa posizione, di questa ostinazione che rischia di procurare gravi danni a tutti i lavoratori del Comune di Arezzo, in particolare a quelli della Polizia Locale”.

Inoltre, proseguono dai sindacati sopra citati: “purtroppo dobbiamo registrare anche affermazioni non corrispondenti alla realtà, che ci obbligano a fare chiarezza: non c’è alcuna distanza tra quanto chiesto dalle Organizzazioni Sindacali in piattaforma e quanto conseguito con il contratto 2019; anzi, in molti casi si può tranquillamente dire di essere andati ben oltre le proposte iniziali. Lo sciopero del giorno 11 ottobre, revocato dalle nostre organizzazioni sindacali e confermato dal solo CSA, ha visto una adesione largamente inferiore al 10%. Lo sciopero della Polizia Locale di domenica 17 novembre non ha prodotto alcun effetto visibile. Lo sciopero indetto dal CSA, sempre per la Polizia Locale, di domenica 1° dicembre è stato spostato a domenica 15 dicembre perché la stessa CSA non si era accorta che per il 29 novembre era già stato proclamato uno sciopero nazionale indetto da USB, non per senso di responsabilità come riportato dalla stampa locale. Si lascia credere che sia possibile una revisione del contratto integrativo 2019 quando tutte le parti firmatarie sono largamente soddisfatte del risultato raggiunto.

In conclusione il CSA ha voluto rompere l’unità sindacale senza ragioni oggettive, al solo scopo di puntare ad ottenere “Pieni Poteri”, egemonizzando la rappresentanza. Peccato che tale azione sia condotta a danno dei lavoratori e del ruolo del sindacato come credibile agente di rappresentanza collettiva”.