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Vertenza Comune, Csa: “nessun contatto con la Giunta. Andiamo avanti”

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Vertenza Comune, Csa: “nessun contatto con la Giunta. Andiamo avanti”

“Non c’è stata nessuna apertura da parte dell’Amministrazione comunale. Andiamo avanti. Lo sciopero del prossimo 15 dicembre è confermato” con queste parole, in estrema sintesi, il Csa, sindacato autonomo maggiormente rappresentativo della polizia locale ma non solo di questa fascia di dipendenti del Comune di Arezzo, per bocca del coordinatore provinciale Roberto Prestigiacomo, affiancato dal direttivo, ha chiarito la propria posizione.

Lo stato di agitazione era stato aperto lo scorso 16 settembre. Poi uno sciopero il 17 novembre, la prima domenica della Città del Natale, con una adesione pari a circa il 70%. Quindi, un’altra astensione dal lavoro proclamata per il 1 dicembre, che è stata poi rinviata al 15.

Lo stesso Prestigiacomo ha anche mostrato una camicia di servizio con il collo logoro “il contributo annuale stanziato non è abbastanza”. E gli altri membri del sindacato gli hanno fatto eco: “per prima cosa deve essere garantita la nostra sicurezza e dobbiamo avere un armamento adeguato, solo così possiamo a nostra volta garantire la sicurezza dei cittadini, a cui teniamo, come teniamo ad Arezzo e a questa città. Ecco perchè stiamo andando avanti con la vertenza”.

E al Csa non è piaciuta neppure la nota diffusa alcuni giorni fa dalle altre sigle sidacali, nota che è stata portata all’avvocato.

All’incontro con la stampa, che si è tenuto nella sala Rosa di Palazzo Comunale, hanno assistito il consigliere comunale Roberto Bardelli, il capogruppo Pd Luciano Ralli, e la consigliera nonchè capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanna Carlettini, che è anche presidente della Commissione personale la quale si è detta disponibile ad affrontare il tema nei prossimi incontri e si è dichiarata “sempre dalla parte dei lavoratori”.

In sala anche l’assessore al personale Barbara Magi.

DI SEGUITO LA NOTA INTEGRALE DIFFUSA DAL CSA

“A seguito dello Stato di agitazione proclamato da questa Sigla in data 16/09/2019 e del successivo tentativo di raffreddamento presso la Prefettura di Arezzo, il quale ha avuto esito negativo, è stato proclamato una prima giornata di sciopero della Polizia Locale di Arezzo in data 17/11/2019, con adesione del personale del 70% al netto dei lavoratori inseriti nei servizi essenziali.
Non avendo avuto nessuna apertura da parte dell’Amministrazione comunale di Arezzo al fine di risolvere la vertenza, è stata proclamata una seconda giornata di sciopero per il giorno 1° dicembre 2019, poi differita alla data del 15/12.

Le motivazioni di detta vertenza, integrati dal punto A) dello Stato di agitazione sono in sintesi:
Mancato pagamento da parte dell’Amministrazione comunale di Arezzo, relativo all’anno 2018, nei confronti dei singoli lavoratori interessati della quota loro spettante dei proventi derivanti dall’art. 208, commi 4 lett c), e 5, del D.Lgs. n. 285/1992 ss.mm.ii. (Codice della Strada), relativo al sopra richiamato Accordo efficace ed in essere, anche tenuto conto del Provvedimento del Dirigente Comandante della Polizia Locale che ha stabilito – viste le decisioni assunte dai singoli lavoratori interessati – Provvedimento de quo del tutto efficace ed in essere, al quale i competenti Uffici non hanno dato corso; Capitoli di bilancio ritenuti insufficienti previsti per l’acquisto delle divise e degli accessori da fornire al personale (Ufficiali ed Agenti) della Polizia Locale di Arezzo, tenuto conto anche delle nuove assunzioni, in ossequio alla Legge regionale, del relativo Regolamento di attuazione e del Regolamento del Corpo. Infatti, per il 2019 sono stati previsti soltanto euro 340,00 iva compresa per ciascun appartenente al sopra richiamato Corpo;
Punto A): Inoltre, rispetto al sopra menzionato Stato di agitazione sono intervenuti dei motivi aggiunti scaturiti dalla firma della Preintesa aziendale, concernente il CDI 2019, siglata da altre OO.SS. e dalla maggioranza della RSU che tuttavia questa Sigla rappresentativa del Comparto non ha sottoscritto, ritenendo alcuni Istituti contrattuali, in primis quelli CSA Regioni Autonomie Locali
contenuti nel Titolo VI CCNL 21/05/2018, assolutamente non economicamente congrui e lontanissimi dalla Piattaforma presentata unitariamente in data 08/07/2019 e ratificata dall’Assemblea generale di tutto il Personale del Comune di Arezzo svoltasi in data 28/08/2019. Inoltre, insistono altre forti criticità; sono a titolo di mero esempio, si rappresenta che per il 2019 l’Amministrazione comunale di Arezzo, ha decurtato circa 3000 ore dal “monte ore” per il lavoro straordinario riservato alla Polizia Locale di Arezzo.

Per tutto il Comune di Arezzo: Va specificato che in data 8 luglio 2019 veniva presentata all’Amministrazione comunale di Arezzo una piattaforma sindacale unitaria. Successivamente, stante ormai la difficoltà di addivenire ad ipotesi di accordo sul Contratto decentrato per il Comune di Arezzo, a fine di luglio, tutte le Sigle sindacali e la RSU hanno proclamato lo Stato di agitazione di tutto l’Ente con relativo tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Arezzo; anch’esso, purtroppo, ha avuto esito negativo. La Delegazione sindacale unitariamente ha pertanto convocato un’assemblea generale dei dipendenti del comune di Arezzo che si è tenuta in data 28/08/2019. Nella medesima è stata esposta e dibattuta la piattaforma sindacale unitaria di cui sopra. L’assemblea deliberava l’adesione a tale piattaforma contenente in particolare precisi Istituti contrattuali, con i relativi importi, previsti dal CCNL 21/05/2018 e, a distanza di più di un anno ancora non applicati. Stante la difficoltà di addivenire alla firma del Contratto decentrato 2019, la Delegazione sindacale unitariamente proclamava uno sciopero di tutti i lavoratori e le lavoratrici del Comune di Arezzo per il giorno 11/10/2019. In data 10/10/2019, giorno antecedente allo sciopero, le Sigle Cgil fp, Cisl fp, Uil fpl, Diccap/Sulpl revocavano la loro adesione allo sciopero in quanto lo stesso giorno avevano sottoscritto un’ipotesi di Contratto decentrato 2019 con il Comune di Arezzo. La Sigla CSA RAL per coerenza non sottoscriveva il predetto Contratto in quanto riteneva lo stesso assolutamente non in linea con la piattaforma unitaria e con volontà assembleare; confermando lo sciopero del 11/10/2019. Riassumendo, in estrema sintesi, la non sottoscrizione della preintesa sul CDI 2019 del Comune di Arezzo da parte del sindacato CSA RAL è da attribuirsi ai seguenti motivi: alcuni degli Istituti contrattuali previsti dal CCNL 21/05/2018 sono a livello economico molto distanti dalla piattaforma sindacale unitaria presentata in data 8 luglio 2019; le progressioni economiche orizzontali adottate in vigenza del relativo Regolamento ad avviso di questa Sigla e di molti lavoratori dell’Ente hanno creato e continueranno a creare molte criticità; il progetto trasversale di non meno di 150.000 euro, contenuto nel Contratto decentrato 2019, a valere nel 2020 (a seguito di tavolo di lavoro…), ad avviso di questa Organizzazione sindacale, presenta dei forti e possibili profili di illegittimità che potenzialmente esporrebbero tutti i lavoratori e le lavoratrici del Comune di Arezzo a possibili restituzioni di quanto percepito a seguito di controlli da parte della Corte dei Conti e/o del Mef, con possibile danno erariale. Inoltre, oltre il predetto profilo giuridico-contrattuale, questa Sigla osserva che, tutti i Contratti decentrati di questi ultimi anni sono stati sottoscritti non prima del 4° trimestre (ottobre-novembredicembre). Le motivazioni sono da ricercarsi nell’approvazione del bilancio, nel relativo Dup, del susseguente Peg e nella costituzione del Fondo (parte stabile e variabile), nonché dalla normale e spesso complessa trattativa sindacale.

Inoltre nel maggio 2020 si terranno le elezioni amministrative, con l’avvicendamento di un nuovo Sindaco, una nuova Giunta comunale e un diverso Consiglio. Un ultima considerazione è giusto lasciarla ai comunicati stampa rilasciati da parte delle altre Sigle sindacali che hanno sottoscritto definitivamente il CDI 2019. Queste ultime con un’asprezza senza precedenti si sono soffermate sulla critica a questa Sigla per non aver sottoscritto detto Contratto decentrato. Crediamo che sia necessario loro ricordare che la controparte non è il sindacato CSA RAL, bensì l’Amministrazione comunale di Arezzo. Inoltre questa Sigla ha sempre rivendicato e rivendica la totale autonomia decisionale ed indipendenza nell’azione sindacale, ivi compreso la possibilità di sottoscrivere o meno Contratti nazionali, decentrati od Accordi; cosa che il CSA ha fatto da molti anni, sottoscrivendo i Contratti nazionali e decentrati quanto ne ravvedeva l’interesse dei lavoratori. Questa autonomia che dovrebbe essere per tutti un concetto lapalissiano, deriva dalla Costituzione, dalla normativa primaria di riferimento, in particolare dalla legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) e da quella contrattuale. Giova ricordare a chi avesse perso la memoria e le proprie radici che i nostri nonni ed i nostri padri hanno lottato e a volte perso la vita per difendere il lavoro, le libertà sindacali, in primis il diritto di sciopero derivante dall’art. 40 della Costituzione. Cercando, naturalmente invano, di delegittimare questa Sigla ed i scioperi dichiarati dalla stessa si fa un’enorme danno a tutti i lavoratori, non solo del Comparto pubblico in un momento molto difficile per il nostro Paese. Invero, questa Sigla sindacale, nella persone del Segretario generale e del Coordinatore provinciale CSA RAL ha già dato mandato ai propri legali di verificare se le condotte poste in essere dai rappresentanti delle altre Sigle presentino profili di illiceità al fine dell’eventuale tutela nelle previste Sedi giurisdizionali”.