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Violenza in città, CasaPound: “La sicurezza non ha colore politico”

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Violenza in città, CasaPound: “La sicurezza non ha colore politico”

Nelle ultime settimane sono avvenuti diversi fatti di cronaca, molto gravi: il 28 settembre un 32enne del Mali ha aggredito una ragazza nel sottopasso della stazione, il 10 ottobre un giovane aretino è stato aggredito sotto casa, l’11 ottobre un nigeriano ha aggredito e derubato la sua ex davanti alla stazione, il 15 ottobre un 17enne è stato derubato e minacciato con un bastone da un 22enne del Gambia, il 17 ottobre è stato arrestato un tunisino con arnesi da scasso e, per concludere, sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti un 36enne marocchino, un tunisino appena entrato in Italia e quattro nigeriani che avevano spacciato 3500 dosi di eroina davanti a una scuola.

“La Politica deve intervenire, ora. Non con litigi o spot elettorali ma per trovare delle soluzioni – dichiara Francesco Campa, responsabile aretino di CasaPound – questi fatti di cronaca sono reali, non servono statistiche, frasi ad effetto o giustificazioni, serve un tavolo di lavoro. Subito.”

“Sono anni che ci battiamo in prima linea per la tutela dei cittadini, riqualificando aree degradate e organizzando passeggiate per la sicurezza. Siamo stati i primi a parlare di mafia nigeriana e a denunciare con i video lo spaccio al Pionta – prosegue Campa – risultati? Le forze dell’ordine hanno condotto vari blitz e perquisizioni ma sappiamo tutti che hanno le mani legate. Dalla politica? Abbiamo ricevuto il plauso di alcuni partiti, che per natura sono sensibili a queste tematiche, e attacchi da parte di altri che, con l’immigrazione, si arricchiscono. Ci hanno detto che ‘anche gli italiani delinquono’ oppure che ‘servono progetti di integrazione’, arrivando al ‘siete razzisti e le passeggiate sono violente’.

Scusare il male significa moltiplicarlo, diceva Gustave Le Bon.

“Basta scuse, basta spot. Maggioranza e opposizione devono lavorare per salvaguardare la nostra città. Il Pd metta da parte le cooperative e rispolveri le femministe che, in questo momento, non sanno come giustificare le violenze degli immigrati sulle donne – conclude Campa – questa ondata di violenza sta avvelenando Arezzo. Intervenire subito o lasciare la politica”.