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Arezzo 2020, il tempo di cambiare: “Il futuro è già qui”? E’ propaganda elettorale della Giunta a carico dei cittadini

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Arezzo 2020, il tempo di cambiare: “Il futuro è già qui”? E’ propaganda elettorale della Giunta a carico dei cittadini

La sensazione di presa in giro è forte fin dal titolo: “Il futuro è già qui”. Campeggia sulla copertina di un opuscolo pubblicitario del Comune di Arezzo presentato pubblicamente il 2 marzo, proprio quando il coronavirus iniziava tragicamente a spalmarsi sulla falce della nera mietitrice.

Dopo una prima fugace comparsa ed una pausa di imbarazzo, ora l’opuscolo sta di nuovo circolando nelle cassette postali degli aretini e quello sgradevole senso di presa in giro aumenta, diventando una forte arrabbiatura, per più motivi. Perché quel libretto, insieme ad una più lussuosa brochure, non è un dovuto rendiconto di fine mandato e neppure un Bilancio sociale: è una mera operazione di propaganda elettorale. Perché quell’opuscolo, presentato come gentile omaggio ai cittadini – da “donare alla città”, scrive il sindaco – non è stato pagato dagli amministratori, ma dagli stessi cittadini: costo complessivo per le casse comunali circa 74 mila euro. Perché, al di là delle elegiache foto ritraenti il sindaco, che “Alessandro” (sic!) ha voluto regalarci, nel contenuto sono presenti errori e meriti che l’amministrazione Ghinelli non ha: è semplice auto-pubblicità, in alcuni casi ingannevole.

A questo punto sorge spontanea una duplice domanda: è così che si utilizzano i denari dei cittadini? Con 74 mila euro quante cose utili, e specialmente ora indispensabili, si potevano fare? La risposta ai cittadini.

Arezzo 2020, il tempo di cambiare