Home Arezzo D’Urso: “nell’Aretino 90 persone al domicilio, 16 ricoverate. Situazione sotto controllo, ma non si abbassi la guardia”

D’Urso: “nell’Aretino 90 persone al domicilio, 16 ricoverate. Situazione sotto controllo, ma non si abbassi la guardia”

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D’Urso: “nell’Aretino 90 persone al domicilio, 16 ricoverate. Situazione sotto controllo, ma non si abbassi la guardia”
Antonio D'Urso

“I due terzi dei contagiati sono al proprio domicilio nell’intero territorio della Asl Toscana Sud Est. Si tratta di 250 soggetti. Circa 70 persone invece sono ricoverate in ospedale, essenzialmente in quelli di Grosseto e Arezzo, riorganizzati per garantire la sicurezza” sono questi i dati generali forniti dal direttore generale Antonio D’Urso, che entrando nello specifico spiega: “nell’Aretino ci sono circa 90 pazienti seguiti in isolamento domiciliare e 16 ricoverati. I dati sono tutti relativi, come sempre, alla mezzanotte di ieri”.

“Una gran parte dei pazienti – ha proseguito ancora – è ricoverata in malattie infettive, una piccola parte in terapia intensiva, da qui alcuni pazienti sono stati già dimessi e ritrasferiti nei reparti di degenza. Il quadro complessivo indica una media di casi che non supera mai il 10% del giorno successivo rispetto a quello precedente.
Si tratta di una infezione diffusa nella popolazione, ma nel territorio della Sud Est non in maniera significativa. Questo, però, non significa che si debba abbassare la guardia. Anzi, i cittadini della Sud Est hanno capito meglio degli altri quanto sia importante mantenere le condizioni di sicurezza.

Il messaggio che voglio dare è duplice: abbiamo una situazione sotto controllo che però richiede che non sia abbassata la guardia”.

Ed in merito al lavoro dell’azienda sanitaria: “gli ospedali della Sud Est hanno fatto una riconversione in termini di sicurezza. Tutto questo serve per rendere i nosocomi un pò delle fortezze inespugnabili affinchè gli utenti non portino dentro il virus. Quando è accaduto nel territorio della Sud Est l’intervento è stato immediato. Adesso abbiamo modo di sottoporre il personale esposto a controlli per garantirgli la massima sicurezza, come alle loro famiglie e ai ricoverati”.

Ed in merito all’andamento del contagio nel territorio precisa: “oggi i dati registrano un incremento di casi dell’11 per cento in tutta la Sud Est, la gran parte seguiti a domicilio. Il dato è stabile, non ci sono differenze tra le province di Siena Arezzo e Grosseto”.

“Gli ospedali vivono un momento difficile, mi scuso per le attività sospese, ma non potevamo fare diversamente. Gli ospedali devono essere un luogo sicuro che garantisce qualità dell’assistenza. E’ consigliabile che si continui a restare a casa, questo discorso vale non solo per gli anziani ma anche per i più giovani. Credo che la strada imboccata come nazione possa determinare un contenimento degli effetti. In Toscana siamo molto lontani dal quadro di altre regioni italiane”. conclude D’Urso.