Home Arezzo Ghinelli: “disabilità: in questi anni molte cose fatte, ma c’è ancora molto da fare”

Ghinelli: “disabilità: in questi anni molte cose fatte, ma c’è ancora molto da fare”

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Ghinelli: “disabilità: in questi anni molte cose fatte, ma c’è ancora molto da fare”
Alessandro Ghinelli

Alessandro Ghinelli risponde all’associazione Autismo Arezzo

“In questa campagna elettorale di disabilità non si è parlato molto, e concordo con chi ha sollevato questa evidente lacuna; ma credo che di cose significative ne siano state fatte e soprattutto nel nostro programma vi è una attenzione particolare a questa tematica, per altro frutto della collaborazione di molte persone in prima linea come, tra le altre, Stefano Buratti nostro candidato e presidente della associazione degli invalidi civili.

Buratti ha curato direttamente una parte del programma che, per l’appunto, prende il nome di Arezzo Città dei diritti. Oggi Arezzo è una delle poche Città in Italia che vede istituita la figura del Garante per i diritti delle persone con disabilità – e non posso che ringraziare Giovanna Carlettini per questo risultato – abbiamo investito circa 2 milioni di euro all’anno per azioni legate alla tutela e soprattutto alla grande sfida dell’inserimento lavorativo, abbiamo sostenuto concretamente i progetti legati al “Dopo di Noi” mettendo gratuitamente a disposizione i locali dell’amministrazione per una sperimentazione abitativa, abbiamo attivato progetti legati alla vita indipendente, abbiamo creato percorsi legati alla mobilità facilitata grazie alla collaborazione dell’Associazione Italiana ciechi, della associazione invalidi civili  e  della cooperativa Taxi, abbiamo abbattuto le rette per i centri diurni riducendo la retta per le famiglie al minimo storico, abbiamo messo a disposizione i locali dello Spazio Famiglia per scuole e associazioni.

In cinque anni sono stati investiti circa 10 milioni di euro che sono destinati ad essere ulteriormente incrementati. Certo, su questo tema dobbiamo sapere di non essere mai paghi perché tanta è la strada ancora da fare, ma molta ne è stata fatta. Ci sono ancora molti aspetti da trattare a partire dalla centralità delle associazioni fino alla revisione complessiva di tutte le politiche trasversalmente impostate come “accoglienti” ed “efficienti” per chi ha alcune difficoltà e altrettante potenzialità.

La sfida è culturale, ha bisogno di tutti e di ciascuno, ha bisogno di azioni concrete. Per il futuro tre saranno i punti forti: la carta unica di cittadinanza che erogherà servizi alle famiglie, l’incremento del fondo per abbattere le barriere architettoniche e il potenziamento dei progetti legati al “Ti accompagno” che vedrà sempre più risorse dedicate alla presenza di educatori a domicilio e di “dopo scuola” dedicati a bambini con alcune difficoltà. Il tema dell’educazione e della socialità è stato uno dei punti fermi in questi anni tanto è vero che grazie alla collaborazione tra l’Associazione ERA, Estra, il Garante per i diritti dei disabili e molte realtà associative la nostra Città ha avviato un progetto di campi solari dedicati ai ragazzi con alcune disabilità i cui esiti sono stati davvero positivi.”