Home Arezzo I dati dell’Università di Siena nel Rapporto Almalaurea: Oltre il 90 per cento dei laureati molto soddisfatto della propria esperienza universitaria, grande capacità di attrazione degli studenti stranieri e fuori sede, lauree spendibili nel mondo del lavoro

I dati dell’Università di Siena nel Rapporto Almalaurea: Oltre il 90 per cento dei laureati molto soddisfatto della propria esperienza universitaria, grande capacità di attrazione degli studenti stranieri e fuori sede, lauree spendibili nel mondo del lavoro

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I dati dell’Università di Siena nel Rapporto Almalaurea: Oltre il 90 per cento dei laureati molto soddisfatto della propria esperienza universitaria, grande capacità di attrazione degli studenti stranieri e fuori sede, lauree spendibili nel mondo del lavoro
Camera di Commercio di Arezzo-Siena

Si conferma molto positiva l’esperienza universitaria e buona la situazione occupazionale dei laureati dell’Università di Siena nel XXII Rapporto del Consorzio AlmaLaurea, presentato oggi in diretta streaming dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Un’indagine, quella sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, che ha coinvolto 76 università italiane e che evidenzia nuovamente la grande capacità dell’Ateneo senese di attrarre studenti fuori sede, oltre il doppio rispetto alla media italiana (49,4% dei laureati contro il 23% del dato nazionale), una percentuale di laureati stranieri molto alta (6,6% a Siena rispetto al dato nazionale del 3,7%), una grande soddisfazione della propria esperienza universitaria dichiarata dagli studenti (91,4%) e una buona spendibilità della laurea nel mondo del lavoro, visto che il 69,4% dei laureati triennali spiega che il titolo conseguito è fondamentale nella professione che svolge. Merito certamente anche dei tirocini in aziende e organizzazioni, riconosciuti nella carriera accademica, che sono stati svolti complessivamente dal 62% degli studenti e dal 66% dei laureati triennali, un dato che anche in questo caso supera di diversi punti quello nazionale.

Ma quanti laureati trovano lavoro? A un anno dal conseguimento della laurea triennale, considerando i laureati che non proseguono nel percorso di studi, il tasso di occupazione è del 78,4 (nella precedente indagine era del 69%), rispetto al 74 per cento nazionale, dato che sale all’86,9% nei laureati di secondo livello del 2014, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo. In questo caso, gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 56,9%, mentre il 15% svolge un lavoro autonomo. Ma dove vanno a lavorare? Il 77% dei laureati magistrali dopo cinque anni è inserito nel settore privato, mentre il 19,1% nel pubblico, il 3,9% nel non-profit; l’82,7% è occupato nei servizi, il 16,4% nell’industria e lo 0,5 nel settore dell’agricoltura.
Ai buoni risultati in termini di occupazione, corrisponde un buon rendimento nella carriera universitaria: oltre la metà degli studenti consegue il titolo nei tempi previsti e il voto medio di laurea è 101,2 su 110 per i laureati di primo livello e 107,9 per i magistrali biennali.

Molto positivi i giudizi degli studenti sull’esperienza universitaria: l’88,8% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’88,7% ritiene le aule adeguate alle proprie esigenze formative. Più in generale, ben il 91,4% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato 5.292 laureati dell’Università di Siena e ha analizzato le performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2018 e intervistati a un anno dal titolo e quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2014 e intervistati dopo cinque anni. Sono stati invece 3029 i laureati nel 2019 coinvolti nell’indagine sul profilo dei neodottori.