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Il congresso provinciale proietta le Acli di Arezzo verso il futuro

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Il congresso provinciale proietta le Acli di Arezzo verso il futuro

AREZZO – Confronto e dibattito per costruire il domani delle Acli di Arezzo. L’associazione ha vissuto a San Leo il congresso provinciale che, facendo affidamento sui delegati dei quaranta circoli, ha rappresentato un’occasione per delineare l’operatività per il prossimo quadriennio con l’obiettivo di adeguare i servizi, le proposte e le iniziative alla luce dell’attuale contesto socio-economico, considerando anche le nuove precarietà e i nuovi bisogni emersi sul territorio a causa del Covid19.

In quest’ottica, una delle priorità sarà rappresentata dal rilancio e dalla valorizzazione dell’azione dei circoli che, da sempre, configurano le cellule vitali delle Acli in termini di aggregazione, di partecipazione, di ascolto dei cittadini, di rapporti con le parrocchie e di solidarietà, ma che sono stati particolarmente colpiti dalle chiusure e dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. «Un’attenzione particolare per il periodo 2020-2024 – spiega Luigi Scatizzi, vicepresidente vicario, – sarà orientata anche verso le problematiche emerse dal mondo del lavoro per strutturare momenti di formazione, per prevedere nuovi servizi e per promuovere percorsi di incontro tra le aziende e i giovani. E proprio i giovani rappresentano il futuro della nostra associazione e, in generale, della nostra comunità, dunque dovranno essere al cuore dell’azione e dei progetti delle Acli provinciali attraverso iniziative di promozione sociale, culturale e sportiva».

Il compito di concretizzare gli orientamenti congressuali sarà ora affidato ai ventotto membri eletti per il nuovo consiglio provinciale tra cui, nelle prossime settimane, sarà scelto il presidente per il prossimo quadriennio che raccoglierà il testimone da Stefano Mannelli. Quest’ultimo ha terminato il proprio incarico dopo sei anni alla guida dell’associazione e ha aperto la giornata congressuale con un bilancio del proprio mandato. «Il congresso provinciale – aggiunge Mannelli, – è stato un importante momento di democrazia partecipativa. Le Acli sono un punto di riferimento per migliaia di cittadini, di lavoratori e di pensionati in virtù della rete dei circoli, dell’azione sociale di realtà come la Federazione Anziani e Pensionati, e della professionalità dei servizi di Caf e Patronato, dunque ringrazio tutti coloro che mi hanno concesso fiducia e con cui ho collaborato per il consolidamento di questa associazione e per le tante iniziative messe in campo. In questo tempo di incertezze e di complessità non dobbiamo scoraggiarci, ma dobbiamo rinnovare e moltiplicare il nostro impegno, consapevoli che da questo impegno si rafforza anche la credibilità della nostra associazione e la sua capacità di confrontarsi rispetto alle nuove sfide da cui è attesa».