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Infortuni sul lavoro, la prevenzione passa dall’alta formazione. Il progetto che ha coinvolto 36 addetti

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Infortuni sul lavoro, la prevenzione passa dall’alta formazione. Il progetto che ha coinvolto 36 addetti

Nei giorni scorsi è stato realizzato un progetto sperimentale di alta formazione esperienziale itinerante finalizzato a supportare le imprese ed i lavoratori nelle attività di prevenzione degli infortuni che si possono verificare per addetti che operano in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, quali silos, cisterne, serbatoi, pozzetti interrati, cavidotti.

L’iniziativa, che costituisce l’attuazione pratica del Protocollo di Intesa siglato lo scorso anno tra Prefettura, Direzione Territoriale INAIL di Arezzo-Siena, Confindustria Toscana Sud – delegazione di Arezzo e Confagricoltura di Arezzo, ha interessato due importanti imprese del territorio aretino, la COLACEM spa di Castel Focognano, azienda di produzione e di distribuzione del cemento e la CHIMET spa di Civitella in Val di Chiana, operante nel settore del recupero e dell’ affinazione di metalli preziosi.

L’evento, a cui hanno partecipato complessivamente 36 lavoratori dell’industria e dell’ agricoltura di varie aziende del territorio, si è articolato in una fase di apprendimento teorico ed una successiva attività pratica di addestramento, gestita da personale qualificato della Direzione Centrale di Ricerca dell’INAIL, avvalendosi di un innovativo simulatore in grado di ricreare, secondo il brevetto INAIL, attraverso l’alterazione delle funzioni cognitive dei soggetti che lo usano, situazione quanto più vicine alle reali condizioni di lavoro, onde istruire gli addetti ad operare in sicurezza in un ambiente confinato o sospetto di inquinamento.

Tale progettualità, la prima a livello nazionale, ha riscontrato il successo e l’interesse delle aziende e delle maestranze che vi hanno partecipato, in quanto i lavoratori, collocati in una condizione di rischio simulato, sono stati addestrati a gestire le situazioni di criticità che si potrebbero verificare in quei contesti limitati.

Alle attività hanno partecipato anche rappresentanti delle Forze di Polizia e del Comando dei Vigili del Fuoco interessati ad arricchire le loro conoscenze professionali, laddove chiamati ad operare in contesti confinati.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Prefetto che ha rimarcato la valenza dell’iniziativa che rafforza le attività di prevenzione e contrasto degli infortuni nei luoghi di lavoro, auspicando che tale progetto, per i risvolti positivi evidenziati, possa costituire una buona pratica da ripetere ed esportare in altri ambiti lavorativi.

Da parte dell’INAIL di Arezzo il Direttore ha posto l’accento su come l’iniziativa sia stata resa possibile da una piena collaborazione fra Istituzioni del territorio e parti sociali che hanno compreso come valorizzare al meglio uno strumento, quale il simulatore per le esercitazioni dei luoghi confinati, frutto di un lungimirante lavoro scientifico ed applicativo del proprio Dipartimento Innovazioni Tecnologiche mirato a fronteggiare una tipologia di rischio particolarmente insidiosa.

Compiacimento è stato manifestato anche da parte delle aziende che hanno preso parte al progetto. Difatti, presso le imprese, impegnate in prima linea nelle attività di prevenzione degli infortuni e di valorizzazione della cultura della legalità, è sempre più radicata la consapevolezza che gli interventi che migliorano la sicurezza non sono costi da sostenere ma, al contrario, forme di investimento che consentono di elevare la qualità della produttività e tutelare maggiormente i lavoratori.

Chimet si è detta grata per essere stata selezionata per questa sperimentazione “in quanto la possibilità di effettuare prove pratiche, anche di recupero e soccorso, ha dato spunti di approfondimento ed è stata molto apprezzata anche dagli operai specializzati che hanno partecipato al corso “. Il Direttore dello stabilimento di Colacem Giovanni Rosati ha riferito di “essere particolarmente soddisfatti del corso di alta formazione svolto presso il nostro stabilimento di Rassina. Questo progetto, presentato per la prima volta in Italia, sarà itinerante su tutto il territorio nazionale, rispecchia il nostro modo di agire quotidiano. Colacem è orgogliosa di contribuire ad aumentare ancor più la diffusione della cultura della sicurezza, come sta facendo ormai da tempo al proprio interno attraverso il progetto “Colacem Sicuramente”.

Si auspica per il futuro il replicarsi di altre incisive iniziative di prevenzione volte al miglioramento continuo della sicurezza nei contesti produttivi dell’aretino, vista la positiva esperienza e la perdurante volontà delle parti di continuare ad impegnarsi sul tema.