“È necessario che il governo si attivi per consentire ai cittadini che risiedono nei comuni al confine tra due regioni gli spostamenti interregionali”, hanno dichiarato l’Onorevole della Lega, Riccardo Augusto Marchetti e il Consigliere della Lega della Provincia di Arezzo e del comune di San Sepolcro, Alessandro Rivi.
“Nell’Alto Tevere Umbro – ha spiegato Marchetti – ci sono tante realtà di confine che sono isolate: nei piccoli comuni umbri adiacenti alla Toscana, seppur sia ripresa per alcuni settori l’attività, ci si trova a fare i conti con un significativo calo di profitto nei negozi e nelle aziende a causa del decreto governativo che impedisce spostamenti tra regioni.
È opportuno che l’esecutivo predisponga una normativa ad hoc per regolamentare gli spostamenti nelle realtà di confine – ha proseguito Marchetti – pertanto ho presentato un ordine del giorno per impegnare il governo ad attivarsi nel merito quanto prima. È del tutto evidente – hanno dichiarato i leghisti – che non è il confine territoriale a garantire la sicurezza sanitaria.
Si possono difatti percorrere centinaia di chilometri rimanendo all’interno dei confini della propria regione, pertanto vietare di percorrerne circa due, nel caso specifico dell’Alta Umbria e della Toscana, è del tutto inammissibile.
Consentire lo spostamento dei cittadini che vivono al confine tra due regioni, nel pieno rispetto di tutte le norme anti-contagio, non comprometterebbe in alcun modo la salute pubblica, e permetterebbe a molte attività di ripartire realmente, oltre a dare la possibilità a familiari e parenti residenti in regioni adiacenti di ricongiungersi dopo settimane di lontananza. In seguito al blocco totale dei mesi scorsi, i nostri territori hanno bisogno di rinascere, e per farlo occorre attivare ogni misura necessaria per far ripartire l’economia.
Il governo, con il proverbiale e pericoloso immobilismo che ha scandito ogni fase di questa emergenza – hanno concluso – rischia di compromettere in maniera definitiva il futuro del nostro Paese: non si può più rimandare, è il momento di scelte coraggiose che mettano al sicuro il futuro degli italiani!”.