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PCI Toscana, “vergogna rifiuti. 24 mila tonnellate nocive smaltite su terreni coltivati”

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PCI Toscana, “vergogna rifiuti. 24 mila tonnellate nocive smaltite su terreni coltivati”

“Apprendiamo dalla stampa che oltre ventiquattromila tonnellate di rifiuti speciali nocivi (contenenti cromo esavalente e idrocarburi) da prodotti conciari del distretto di Santa Croce sull’Arno, sono stati smaltiti illecitamente su oltre centocinquanta ettari di terreni coltivati a granturco e girasole, “grazie” ad aziende agricole compiacenti dietro compenso”.

La Segreteria Regionale del PCI prende posizione, “Le aree interessate sono soprattutto l’Empolese Valdelsa e quella del Cuoio, ma anche oltre. Quattro persone sono state arrestate e due interdette.
Viene da pensare – dicono dalla Segreteria Regionale – a possibili infiltrazioni mafiose. Ma forse, più che di “infiltrazioni”, bisognerebbe parlare di una possibile ulteriore espansione dell’imprenditoria mafiosa nel nostro territorio, cosa che va avanti da anni. Proprio in questi giorni – fanno presente dalla Segreteria PCI Toscana – è stata sequestrata l’azienda AVR, incaricata dei lavori sulla superstrada FI-PI-LI, per effetto dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

La crisi economica iniziata per effetto della pandemia da Covid-19 potrebbe favorire un’estensione a macchia d’olio delle varie mafie in tutta Italia, in quanto queste organizzazioni dispongono dei capitali e delle relazioni necessarie ad una profonda penetrazione nelle varie attività economiche.
Riteniamo che le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori debbano avere una funzione primaria nel contrastare questo fenomeno. A livello nazionale dev’essere varata una legislazione che tagli l’erba sotto ai piedi agli imprenditori malavitosi e sfruttatori illeciti di manodopera sottopagata.

Occorre una profonda riforma della legislazione e delle regole sugli appalti, che ponga definitivamente fine all’appalto – sostengono e chiedono dal PCI Toscano – al “massimo ribasso” (che favorisce l’illegalità e l’abuso contrattuale e salariale nei confronti della manodopera); lo Stato e le Regioni devono erogare finanziamenti mirati, indirizzando e controllando il loro utilizzo; regolarizzare in modo permanente tutti i lavoratori in nero, sorvegliando che vengano utilizzati e pagati secondo i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Solo così può essere spezzata l’omerta’ dettata dalla paura. Ai Comuni, Unione dei Comuni, Province interessate e Regione chiediamo: Quando sono venute a conoscenza delle indagini e quali provvedimenti intendono prendere? I Comuni interessati intendono costituirsi parte civile nei processi ? il PCI conclude il comunicato – solleciterà i comuni e la popolazione ad esercitare ogni pressione politica affinché i responsabili vengano puniti dalle Leggi dello Stato.