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Questione dei seggi elettorali, ecco le precisazioni di Ghinelli e Tanti

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Questione dei seggi elettorali, ecco le precisazioni di Ghinelli e Tanti
Dichiarazione congiunta Alessandro Ghinelli e Lucia Tanti
 
Alcune precisazioni circa la questione dei seggi elettorali nella città di Arezzo.
Ecco i dati:
– ad Arezzo gli aventi diritto al voto per le elezioni amministrative sono 77.838;
– le sezioni elettorali sono 97 (94 ordinarie e 3 speciali);
– i plessi che raccolgono le sezioni sono 37;
– dei 37 plessi totali, 28 sono istituti scolastici;
– il Governo Conte ha indetto le elezioni a luglio, salvo poi dire che avrebbe individuato sedi alternative alle scuole;
– il Ministro Lamorgese ha chiesto a Poste Italiane di mettere a disposizione le loro sedi perché erano le uniche sedi che garantivano una pari copertura del territorio;
– il 9 luglio Poste Italiane ha comunicato al Ministro dell’Interno che non vi era la disponibilità;
– il Comune di Arezzo (il sindaco, io e tutti gli uffici deputati) ha tenuto una riunione organizzativa il 10 luglio (in attesa della risposta di Poste italiane) nella quale sono state individuate sedi alternative;
– la ricognizione ha portato più o meno a questo esito: immobili individuati come potenziali nuove sedi, circa 10; capienze reali in base alle norme Covid circa il 30% di ciò che è il fabbisogno reale e cioè i 77.838 aventi diritto.
Conclusione: “Visto che le elezioni dovevano essere fatte a maggio e tenuto conto che da maggio siamo fuori dal lockdown, il tema non è chiedere al Comune di Arezzo di mandare a ramengo 77.838 cittadini per esercitare il diritto di voto (e fosse facile muoversi con i mezzi pubblici viste le prescrizioni Covid) in un periodo di tempo ristretto (la convocazione ufficiale dei comizi elettorali è della metà di luglio), ma capire perché il Governo non abbia indetto le elezioni a fine luglio potendolo benissimo farlo entro maggio. In genere ci piace commentare i dati, ma questa volta effettivamente non ve ne è nemmeno bisogno. Parlano da sé”.