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Società Storica Aretina: Giovanni Bianchini parlerà di Alessandro Strozzi

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Società Storica Aretina: Giovanni Bianchini parlerà di Alessandro Strozzi

Quarto appuntamento del ciclo di conferenze “I Vescovi della Diocesi di Arezzo”, organizzato dalla Società storica in collaborazione con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il patrocinio del Comune di Arezzo. Martedì 3 marzo, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, , vescovo di Arezzo dal 1677 al 1682.

Alessandro Strozzi, di nobile famiglia fiorentina, dopo aver studiato avvocatura, è nominato sacerdote, ormai adulto, dal vescovo aretino Tommaso Salviati (1638-1671), che con spirito profetico afferma “Abbiamo qui il nostro successore”. Il suo breve episcopato, che avviene in una stagione di povertà diffusa e di decremento della popolazione, si distingue per le grandi opere di carità, per l’attenzione verso i monasteri femminili e per i suoi parroci. Verso questi ultimi emana un “Editto”, una specie di “stato d’anime”, cogente in materia di dottrina e istruzione religiosa, specie nelle campagne. Chi ha influenzato il suo modo di operare è soprattutto il gesuita Paolo Segneri (1624-1694), grande predicatore, più volte in città con le sue Missioni che si concludevano con seguitissime “processioni di penitenze”. Lo Strozzi presta grande attenzione al Seminario e ai conventi femminili, dopo lo scandalo avvenuto con il suo predecessore, il cardinale Nereo Neri Corsini (1672-1677) in uno di questi. Numerosi i carteggi e le opere a lui dedicate. Muore il 19 ottobre 1682 “compianto da tutto il popolo aretino”: otto giorni dopo viene recitata dal dotto decano della cattedrale Gio. Batta Capalli (1623-1695) l’“Orazione funebre” piena di notizie sulla vita e sull’operato dello Strozzi.

Giovanni Bianchini, aretino, già insegnante, direttore didattico e dirigente scolastico, ha unito il suo impegno nella Scuola alla passione per la ricerca, collaborando per molti anni con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, sede di Arezzo. È stato consigliere comunale di Arezzo dal 1970 al 1975. Assiduo frequentatore degli archivi, specie sul versante dei carteggi e delle corrispondenze in genere, è studioso in particolare della cultura aretina e toscana (storica, letteraria, poetica, teatrale ed accademica), tra i secoli XVI e XVIII. Profondamente legato alla Valcerfone, Bianchini ha ideato gli incontri “I Venerdì di Palazzo del Pero” e collabora attivamente con la Società storica aretina, della quale è uno dei soci fondatori e consigliere.

Il ciclo di conferenze sui vescovi aretini, curato da Luca Berti, si protrarrà per tutto il mese di marzo, approdando ad un’appendice sulla “galleria dei vescovi” fatta realizzare nella seconda metà del Settecento dal canonico Paolino Giannerini, archivista diocesano, della quale parlerà Serena Nocentini. La prossima conferenza è invece in calendario il 17 marzo, quando Alessandro Garofoli relazionerà su Giuseppe Giusti, che fu vescovo dal 1867 al 1891, anni postunitari difficili per la Chiesa.

L’intento dell’iniziativa, replicata per il terzo anno consecutivo, è quello di approfondire la conoscenza delle principali figure di vescovi alternatisi sulla cattedra di san Donato nell’arco di una storia quasi bimillenaria. Figure ecclesiastiche che hanno sempre avuto un forte peso nella vita religiosa e culturale della comunità e in alcuni periodi anche in quella sociale e politica. Le iniziative della Società storica aretina, tutte in programma al martedì pomeriggio alla stessa ora, sono ad ingresso libero e gratuito, con dibattito finale aperto a tutti.