La Procura generale di Bologna ha chiuso, notificando quattro avvisi di fine indagine, la nuova inchiesta sulla Strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980, nella quale morirono 85 persone.
“Tra i destinatari, Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale, ritenuto esecutore che avrebbe agito in concorso con i vertici della P2 Licio Gelli e Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, questi quattro tutti deceduti e ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori, oltre che in concorso con i Nar già condannati.
Altri tre avvisi riguardano ipotesi di depistaggio e falsità ai pm, a vario titolo per depistaggio e falsità ai pm e riguardano Quintino Spella, Domenico Catracchia e Piergiorgio Segatel” si legge in una nota dell’agenzia Ansa.
”L’inchiesta è firmata dall’avvocato generale Alberto Candi e dai sostituti pg Umberto Palma e Nicola Proto che hanno coordinato le indagini di Guardia di Finanza, Digos e Ros” conclude la nota.
Gelli è morto ad Arezzo nel 2015 a Villa Wanda, sulle colline della città.