Home Arezzo Trasporto pubblico, i sindacati: “autista non responsabile per violazioni al Decreto. Aziende comunichino procedure, unica via arresto mezzo”

Trasporto pubblico, i sindacati: “autista non responsabile per violazioni al Decreto. Aziende comunichino procedure, unica via arresto mezzo”

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Trasporto pubblico, i sindacati: “autista non responsabile per violazioni al Decreto. Aziende comunichino procedure, unica via arresto mezzo”

Si è tenuta ieri pomeriggio una riunione con la Regione Toscana nella quale l’Assessore Ceccarelli ha illustrato ai rappresentanti delle Segreterie Regionali Toscana FiltCGIL – FitCISL – UiltrasportiUIL – FaisaCISAL i contenuti della nuova Ordinanza per la ripartenza del 4 Maggio.

Trasporto pubblico, le nuove disposizioni per la Fase2

L’Ordinanza prevede che il mezzo pubblico possa essere usato solo per gli spostamenti consentiti dal DPCM del 26 aprile.

Ecco la nota dei sindacati in merito alle disposizioni e al ruolo e tutela dell’autista.

“Dovrà essere garantito il distanziamento di 1 metro tra i passeggeri e tra i passeggeri e l’autista; sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina e consigliato l’uso dei guanti per gli utenti. Verrà richiesto alle aziende di istallare in “tempi ragionevoli” i dispenser per il gel disinfettante.

SALITA e DISCESA: si rimanda alle norme contenute nel suddetto DPCM, con salita e discesa da porte diverse; quando si utilizza una porta sola si dovrà garantire prima la discesa e dopo la salita.

Pertanto la porta anteriore di mezzi a due o più porte resta chiusa.

Per i mezzi dotati di una sola porta il servizio dovrà essere svolto mantenendo sempre la distanza di 1 metro, come per gli altri mezzi; laddove questo non potesse essere garantito l’autista dovrà indossare la mascherina FFP2. Qualora l’azienda non dotasse l’autista di questo specifico DPI il servizio non potrà essere svolto con tali vetture.

Si potranno utilizzare bus turistici NCC e TAXI in caso di necessità o mancanza di mezzi.

CONTROLLI: dovranno essere svolti da tutto il personale in disponibilità, facendo così rientrare dalle ferie non richieste e dal fondo bilaterale di solidarietà tutto il personale; solo successivamente le aziende potranno ricorrere ad addetti esterni.

I controlli dei titoli di viaggio potranno essere effettuati a terra o sui bus, mentre per quanto riguarda le violazioni al DPCM gli unici che potranno fare sanzioni restano le sole Forze dell’Ordine.

Si chiarisce che L’AUTISTA NON E’ RESPONSABILE DEL MANCATO RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA CONTENUTE NEL DPCM del 26 Aprile 2020.

Nel caso che durante lo svolgimento del servizio si dovessero verificare violazioni al DPCM le aziende dovranno comunicare all’autista la procedura da seguire, che per noi non può che essere l’arresto del mezzo, in sicurezza, in attesa che le forze dell’ordine ripristino il rispetto delle norme di legge”.