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Versamento della previdenza complementare per la Pm sul fondo Perseo

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Versamento della previdenza complementare per la Pm sul fondo Perseo
Alessandro Ghinelli

Ghinelli e Magi: “Seguite le interpretazioni autentiche di Aran e Anci. La sentenza del tribunale ha ribaltato il quadro senza mettere in discussione la correttezza dei comportamenti adottati, finalizzati all’interesse dei lavoratori”

“La volontà di destinare il versamento della previdenza complementare a favore degli appartenenti alla Polizia Municipale, nonostante si tratti di un “benefit” non obbligatorio, non è mai venuta meno”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli e l’assessore al personale Barbara Magi chiariscono che “dal 2002 è stato stabilito di riservare una parte dei proventi delle sanzioni per violazione al codice della strada al pagamento, a favore degli agenti di Polizia Municipale, di una previdenza complementare.
L’amministrazione, dopo il contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-2018, si è uniformata al parere di Aran, ossia l’autorità nazionale per l’interpretazione autentica dei contratti collettivi. Interpellata dal Comune di Arezzo e da altri enti locali, Aran ha più volte ribadito che l’unico fondo su cui versare la previdenza complementare dei pubblici dipendenti era il fondo Perseo, secondo un’indicazione consolidata già da diversi anni.

Il nuovo contratto collettivo nazionale avrebbe dovuto eliminare ogni dubbio residuo, così da risolvere definitivamente la questione. Il testo, invece, ha lasciato margini di interpretazione che Aran, Anci e la dottrina specialistica hanno risolto a favore di Perseo.

La sentenza del tribunale di Arezzo ha ribaltato quelle che fino a pochi giorni fa erano state le interpretazioni autentiche, unanimi, alle quali questa amministrazione, come tutte le altre che hanno optato per il “benefit” a favore della polizia locale, si era uniformata.

Nonostante l’epilogo, esprimiamo soddisfazione per la conclusione di una vicenda che, pur in presenza di posizioni divergenti, non ha mai messo in discussione la correttezza dei comportamenti adottati, finalizzati all’esclusivo interesse dei lavoratori e del rispetto della legge.

Sono già state date direttive affinché si provveda al più presto al pagamento della previdenza complementare come previsto nella sentenza del tribunale di Arezzo”.