CASTIGLION FIORENTINO. A due anni esatti dall’ultima iniziativa pubblica dedicata alla mostra di alcune decina di opere di Giovanni Ceccherini, detto “Cecce”, il pittore naif castiglionese, torna a far parlare di sé l’Associazione Culturale “Spazio Aperto”.
Prossima ormai al traguardo del suo primo lustro di attività, l’Associazione presieduta dal geometra Rossano Gallorini si era ben presto ritagliata uno spazio significativo nel tessuto socioculturale di Castiglion Fiorentino, organizzando nei suoi primi due anni e mezzo di attività circa una ventina di iniziative, tutte molto partecipate e gradite.
Sabato 18 Dicembre, presso il Palazzetto Gaci in Corso Italia 80 , alle ore 16,30 – nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti contro la diffusione del Covid-19 – aprirà dunque i battenti “Castiglion Fiorentino nei Presepi delle sorelle Badini”, una proposta che più a tema natalizio non si può e che offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare i manufatti realizzati da una coppia di artiste castiglionesi; per la stragrande maggioranza di coloro che la visiteranno fino al 2 Gennaio sarà l’occasione per vedere per la prima volta in assoluto delle vere e proprie opere d’arte.
Diciamo senza troppa paura di essere smentiti “la prima volta”, perché la prima particolarità dei Presepi delle sorelle Badini è che essi annualmente vengono realizzati presso la loro abitazione e quindi non in tanti, nonostante la sicura ospitalità, hanno la possibilità di accedervi. Crediamo anche che non a tutti sia conosciuta questa sorta di rito che si ripete ogni Natale in Via della Patalecchia e che l’occasione fornita da “Spazio Aperto” sia una di quelle da cogliere.
Carla e Laura Badini – dopo avere ardentemente desiderato di possederne uno – coltivano fin da piccole la loro passione per la realizzazione di un presepio tutto loro, utilizzando solo “materiali semplici, come è semplice il presepe, con le cose trovate in natura o gettate che non servono più, come un semplice arbusto o la versatilità del cartone del latte o la scatola della pasta, e poi fantasia e voglia di creare, immaginare con il cuore e la mente”, così come raccontano.
Da una decina di anni, rinnovandosi completamente ad ogni Natale, sono i diversi suggestivi angoli di Castiglioni a fare da ambientazione ai presepi delle sorelle Badini; riproduzioni curate meticolosamente di scorci del nostro paese, di quelle che ti rubano l’ esclamazione “come avran fatto a farlo?!”, interpretate anche grazie a precise ricerche storiche come quella sull’ex convento di Zoccoli.
L’ allestimento di “Spazio Aperto”, curato direttamente dalle artiste e dal loro primo grande ammiratore, l’appassionato di cose castiglionesi Mario Ardenti che per l’occasione espone anche una serie di foto inedite sul tema, non propone di fatto la realizzazione di un presepe, ma mostra alcuni particolari delle ambientazioni degli ultimi anni, senza l’intendimento di ricostruire un unicum, ma piuttosto con quello di spingere all’osservazione di ciascun particolare all’interno dei vari “pezzi”.