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Come sarà la legge di bilancio 2022?

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Come sarà la legge di bilancio 2022?

Dopo la presentazione del NADEF (nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) il governo si appresta entro il 20 ottobre a presentare alle Camere il disegno di legge relativo alla legge di bilancio 2022 dove sono contenute le previsioni di entrata e di spesa per l’anno successivo nonché le allocazioni delle risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi che il governo ha concordato in sede europea.

Questo disegno di legge, il primo del Governo Draghi, è molto atteso in quanto risentirà, inevitabilmente, degli effetti della pandemia che nonostante la situazione sia decisamente migliorata, non è ancora del tutto sotto controllo.

La previsione indica una manovra che dovrebbe assestarsi sui 25 miliardi di €.

Nel dettaglio si dovrebbero impegnare:

Per la riforma degli Ammortizzatori sociali 6/7 miliardi. La bozza prevederebbe un percorso graduale per le imprese che non hanno pagato contributi per gli ammortizzatori in modo che queste non siano gravate da costi eccessivi.

Questi ammortizzatori sarebbero validi anche per i subordinati e lavoratori a domicilio nonché, ovviamente, anche per gli autonomi. La cassa integrazione verrebbe estesa anche ad aziende fino a cinque dipendenti per una durata massima di 13 settimane ed il massimale per tutte le categorie sarebbe di 1.199 € lorde al mese.

Per il superamento di quota 100 che potrebbe essere attuato o tramite un fondo ministeriale per limitare lo “scalone di cinque anni” oppure con un’estensione dell’Ape Sociale per evitare “tout court” il ritorno alla legge Fornero sarebbero necessari almeno 3 miliardi di €.

Per la perequazione di circa 22.000.000 di pensioni per effetto dell’inflazione già maturata nell’anno 2021 dopo molti anni di inflazione quasi a zero sarebbero necessari circa 4 miliardi di €.

Per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego scaduti ormai da quasi tre anni lo stanziamento previsto sarebbe di 3 miliardi di €.

Per la conferma del superbonus edilizio al 110% che finalmente ha dato po’ di impulso ad un mercato quello immobiliare assolutamente fermo e che ha permesso l’occupazione di migliaia di lavoratori nel settore dell’edilizia sarebbero necessari circa 3 miliardi di €.

C’’è poi il capitolo dell’abbassamento delle imposte con la riduzione dell’IRAP per le imprese e per quanto riguarda l’IRPEF la riduzione dell’aliquota per i redditi da 28.000 a 55.000 € che si vorrebbe portare dall’attuale 38% a circa il 34% e per cui sarebbero necessari circa 3 miliardi di €.

E ci sono, infine, le spese relative agli effetti della pandemia nonché le spese cosiddette indifferibili  ed urgenti che riguardano le opere di manutenzione che esigono un pronto intervento stimabili in circa 2 miliardi di €.

Come si vede si giunge ad una legge di bilancio intorno ai 25 miliardi di €. Questo dovrebbe essere l’impianto della legge poi ovviamente ci saranno tutta una serie di emendamenti presentati dalle varie forze politiche che vorranno “portare a casa” alcuni provvedimenti a loro cari.

Sarà compito del Ministro Franco tenere la barra dritta e far approvare la legge di bilancio nei termini previsti anche per non inficiare l’ottimo risultato che nella seconda parte dell’anno l’economia italiana sta ottenendo.

 

 

Articolo scritto da Mauro Marino

esperto in economia