Home Arezzo Ieri la Polizia di Stato ha celebrato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo

Ieri la Polizia di Stato ha celebrato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo

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Ieri la Polizia di Stato ha celebrato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo

Le celebrazioni hanno avuto inizio alle 9.00, con la deposizione di una corona d’alloro, da parte del Questore Dario Sallustio e del Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Felice Addonizio, in memoria dei Caduti della Polizia al cippo posto all’ingresso della Questura di Arezzo.

Alle 11.00 si è svolta, nel Salone d’Onore della Prefettura, una cerimonia, nel corso della quale il Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca e il Questore di Arezzo Dario Sallustio hanno consegnato i premi e le ricompense al personale della Polizia di Stato particolarmente distintosi in importanti attività operative nell’ambito dei rispettivi Uffici.

Alle 17.00, presso la Basilica di San Francesco, S.E. Rev.ma  Mons. Riccardo FONTANA, Arcivescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, ha celebrato la Santa Messa, alla presenza del Prefetto e delle massime Autorità, del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno e dei cittadini.

Al termine della funzione religiosa il Questore ha donato all’Arcivescovo un immagine di San Michele, Santo Patrono, oltre che della Polizia di Stato, anche dei Frati Francescani, per la Basilica di San Francesco.

Di seguito, la famiglia DI GESU’ ha donato alla Questura un defibrillatore automatico d’emergenza da utilizzare a bordo delle auto della Squadra Volante che, come noto, oltre all’attività di prevenzione e repressione dei reati effettua soccorso pubblico a favore della cittadinanza. La famiglia DI GESU’ ha inteso fare questo splendido gesto in memoria del Maresciallo di 1^ classe Vincenzo DI GESU’ del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, deceduto per una malattia cardiaca nel 2004 e del figlio Luigi, soccorritore della Croce Rossa Italiana, anch’esso deceduto per malattia cardiaca nel 2020.

A causa della rigida osservanza delle disposizioni volte a contenere la diffusione del contagio da COVID 19, il numero delle persone che hanno potuto partecipare agli eventi è stato naturalmente limitato, nel più assoluto rispetto del distanziamento sociale e utilizzando i dispositivi di protezione individuali.