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Le Acli formano gli operatori per lo Sportello Famiglia

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Le Acli formano gli operatori per lo Sportello Famiglia

AREZZO – Un percorso di formazione per i futuri operatori dello Sportello Famiglia. Questo nuovo servizio è stato attivato dalle Acli di Arezzo con l’obiettivo di fornire ascolto, orientamento e supporto a singoli cittadini o nuclei familiari in diverse pratiche della vita quotidiana, facendo affidamento sulle competenze dei professionisti di Caf, Fap e Patronato che collaboreranno con una rete di volontari.

Per questi ultimi, l’associazione ha organizzato un percorso di formazione gratuito che, sviluppato tra più incontri in videoconferenza e promosso insieme al Consultorio La Famiglia di Arezzo, permetterà di ricevere un approfondimento sulle attività proposte dallo Sportello Famiglia e un’analisi delle dinamiche socio-relazionali relative all’accoglienza e all’ascolto dell’utenza. «Lo Sportello Famiglia – commenta Luigi Scatizzi, presidente delle Acli di Arezzo, – farà affidamento anche su volontari che necessitano di un’adeguata preparazione. Accogliere la persona e stabilire una relazione richiede sensibilità e competenze ben sorrette dalla formazione continua e dall’esperienza: questo ciclo di incontri è animato proprio dalla volontà di formare personale volontario capace di fornire accoglienza, ascolto e risposte verso le diverse situazioni di bisogno».

Il programma di appuntamenti prevede alle 15.00 di mercoledì 14 aprile “La comunicazione – Principi e tecniche per una comunicazione costruttiva” tenuto da Enzo Felici (direttore del Consultorio La Famiglia, educatore professionale e consulente familiare), alle 20.30 di mercoledì 21 aprile “La comunicazione a distanza, oltre i limiti del distanziamento fisico” a cura di Stefano Mori (pedagogista, formatore e consulente familiare) e alle 15.00 di sabato 24 aprile “La risonanza emotiva nel colloquio di accoglienza della persona in difficoltà o disagio” con Francesca Nofri (psicologa, psicoterapeuta e consulente familiare). Gli incontri saranno arricchiti anche dalla previsione di interventi di referenti di Caritas, Cesvot, Asl e Comune che permetteranno di approfondire la conoscenza delle attività svolte da queste realtà, in modo da poter correttamente canalizzare le esigenze rilevate dallo Sportello Famiglia verso i servizi già operativi sul territorio.

«L’attivazione dello Sportello Famiglia – aggiunge Riccardo Sestini, segretario delle Acli di Arezzo, – nasce come una risposta concreta alla crisi socio-economica acuita dalla recente situazione di emergenza sanitaria per garantire un orientamento e un supporto nelle diverse pratiche della vita quotidiana con particolare attenzione alle problematiche lavorative, economiche, sociali e relazionali, e con una mediazione con altre realtà e altri servizi presenti in città».