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Ruba un portafoglio dall’interno di un’auto e poi preleva al bancomat

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Ruba un portafoglio dall’interno di un’auto e poi preleva al bancomat

San Giovanni V.no –  Continuano senza sosta i servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione dei reati predatori da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno. Stavolta ad entrare in azione, con una vera e propria indagine lampo, sono stati i Carabinieri della Stazione di Cavriglia.

L’episodio su cui è stata fatta luce risale a metà agosto. Un pensionato di Cavriglia, trovandosi di passaggio a Terranuova Bracciolini, aveva lasciato l’auto parcheggiata nella zona cosiddetta del “Tasso”. Scendendo per svolgere alcune piccole commissioni, non aveva fatto caso di aver lasciato all’interno dell’auto il proprio portafogli. Non appena aveva fatto ritorno alla propria autovettura, l’amara scoperta: qualcuno, previa forzatura della portiera, aveva aperto l’auto, e trafugato il portafoglio. Non era purtroppo finita qui. All’interno del portafoglio, infatti, l’uomo conservava la propria scheda bancomat, corredata di bigliettino con annotato il pin.

Dettaglio che non era evidentemente sfuggito al ladro, che infatti, nel volgere di brevissimo tempo, aveva successivamente effettuavano nr. 4 prelievi di denaro, per la somma complessiva di Euro duemila. Resosi conto dell’accaduto, al malcapitato non era rimasto che far rientro a casa e sporgere denuncia presso la Stazione Carabinieri di Cavriglia. Capita la gravità della situazione – tanto più odiosa in quanto vedeva come parte offesa un quasi ottantenne – i Carabinieri della Stazione di Cavriglia si sono immediatamente attivati, eseguendo, in prima battuta, un accurato sopralluogo sul posto, nella speranza che qualche testimone avesse notato qualche movimento strano, o che vi fossero telecamere di videosorveglianza da analizzare.

Il passo successivo, risultato poi risolutivo, è stato analizzare le immagini del circuito di videosorveglianza degli istituti di credito ove erano stati effettuati i prelievi. Queste hanno dato lo spunto decisivo, che ha consentito di ristringere il cerchio degli investigatori intorno ad un principale sospetto, un pregiudicato residente proprio nel Valdarno aretino.

Nei giorni seguenti è altresì stata effettuata una perquisizione, che ha consentito di rinvenire, presso l’abitazione del sospetto, gli indumenti utilizzati per il colpo, fugando così ogni possibile dubbio residuo. Il materiale rinvenuto è stato immediatamente sequestrato, e l’uomo, di fronte ad un quadro indiziario chiaro, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.

Quanto accaduto – come in altri analoghi casi che purtroppo periodicamente si ripetono – seppure positivamente conclusosi con l’individuazione e il deferimento del reo, costituisce un’occasione importante per sensibilizzare tutti a non conservare nel portafoglio le credenziali delle proprie tessere di pagamento, al fine di prevenire spiacevoli episodi come quello in argomento.