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San Giovanni Valdarno: 161mila euro per la riduzione della tassa sui rifiuti alle utenze non domestiche

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San Giovanni Valdarno: 161mila euro per la riduzione della tassa sui rifiuti alle utenze non domestiche

SAN GIOVANNI VALDARNO. L’emergenza sanitaria, ancora in corso, ha indebolito il Paese con ricadute negative e grave disagio economico sulle attività produttive e turistiche e, in generale, sull’intero tessuto socio-economico del territorio. Tra i molteplici effetti, si sono verificate la sospensione di alcune attività, la limitazione delle possibilità di utilizzo di spazi e locali e le limitazioni imposte alla circolazione e agli spostamenti delle persone per ragioni sanitarie.

Per questo il sindaco di San Giovanni Valdarno ha firmato ieri pomeriggio una delibera di Giunta con la quale, approfittando delle risorse messe a disposizione dal decreto Sostegni del Ministro dell’interno, ha stanziato 160.943,24 euro per la riduzione della Tari alle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività. Le agevolazioni saranno calcolate sulla parte variabile del tributo legato alla produzione di rifiuto.

L’applicazione sarà automatica per tutte le utenze non domestiche in regola con i versamenti della tassa sui rifiuti. Ma anche chi non risulta in regola con i pagamenti potrà presentare specifica domanda da inviare via pec. Per consentire all’ufficio tributi di calcolare l’agevolazione con l’elaborazione del saldo Tari, la richiesta è quella di inviare la documentazione entro il 10 agosto 2021. Il termine non è però perentorio e, chiunque abbia diritto, potrà far pervenire la domanda entro il termine ultimo del 31 ottobre 2021. In tal caso l’agevolazione sarà conguagliata con la prima rata tari dell’anno 2022. E’ possibile visionare la delibera e scaricare i moduli per la richiesta dall’albo pretorio del Comune all’indirizzo https://sangiovannivaldarno.e-pal.it/AlboOnline/dettaglioAlbo/2811050
Le modalità di richiesta e le differenti applicazioni della riduzione, sono state spiegate dal sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e dal vice sindaco e assessore al bilancio Paola Romei durante l’incontro con le associazioni di categoria di ieri pomeriggio e illustrate alla conferenza stampa di questa mattina.

“Per il secondo anno di emergenza sanitaria, con i fondi messi a disposizione dal Decreto Sostegni del Governo, abbiamo potuto ridurre le utenze tari non domestiche presenti nel territorio comunale”, ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. “Si tratta di un aiuto concreto ed importante rivolto alle diverse attività economiche che anche nello scorso inverno hanno subito gli effetti della crisi legata alla pandemia. Le agevolazioni verranno applicate, per la parte variabile, in maniera automatica per le utenze in regola con i versamenti tari. Gli altri potranno comunque presentare specifica domanda da inviare via pec preferibilmente entro il 10 agosto o, in alternativa, entro il termine ultimo del 31 ottobre 2021. A questo aggiungiamo anche l’impegno che, come Amministrazione Comunale, abbiamo messo nel corso di quest’anno per controllare la spesa relativa alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti di tutte le utenze, domestiche e non domestiche, tale che siamo risultati uno dei comuni della Provincia di Arezzo in cui gli aumenti tariffari legati al nuovo metodo di calcolo stabilito da Arera sono stati più contenuti”, ha concluso il sindaco.

“Abbiamo lavorato per rendere immediata la distribuzione dei ristori alle imprese – ha aggiunto il vice sindaco e assessore al bilancio Paola Romei – prevedendo un apposito articolo nel regolamento già nel consiglio di giugno e costruendo la delibera attuativa non appena abbiamo avuto certezza degli importi stanziati. Così già nella rata di settembre le imprese troveranno la riduzione”.

Per attenuare le conseguenze negative delle chiusure obbligatorie o restrizioni nell’esercizio delle attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria, le utenze non domestiche sono state divise in tre categorie che potranno avere una riduzione della parte variabile della tassa per il 50 %, 35 % o 25%.
In particolare il 50 % spetterà a musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto, cinematografi e teatri, distributori di carburanti e impianti sportivi, alberghi con e senza ristorante, discoteche e night club.
Il 35% interesserà cartolerie, librerie, negozi di beni durevoli, negozi di abbigliamento, calzature, tende e tessuti, filatelia, tappeti, cappelli, ombrelli, antiquariato, barbieri, estetiste, parrucchieri, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, mense, birrerie, bar, caffè e pasticcerie.
Il 25% sarà per autorimesse, magazzini senza alcuna vendita diretta, esposizioni, autosaloni, uffici, agenzie, studi professionali, attività artigianali e botteghe, autofficine, carrozzerie, elettrauto, attività industriali con capannoni di produzione, attività artigianali di produzione beni specifici, plurilicenze alimentari e/o miste escluse ortofrutta e pescherie.
Sono escluse dalla riduzione le utenze di case di cura e riposo, caserme, residence, ospedali, banche e istituti di credito, edicole, farmacie, plurilicenza, tabaccai, generi alimentari (supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi, formaggi, generi alimentari, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, ipermercati di generi misti) ferramenta e onoranze funebri.