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“Scuole sicure” ha bocciato il Covid

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“Scuole sicure” ha bocciato il Covid

Terminano le lezioni, finisce anche “Scuole sicure”, il progetto regionale di monitoraggio per le infezioni da Covid negli istituiti superiori. L’attività nella provincia di Arezzo è iniziata il 15 gennaio con il Liceo Classico Petrarca di Arezzo e al Liceo Classico, stavolta quello ad indirizzo musicale, si è adesso conclusa.

Sono stati coinvolti 7 istituti superiori distribuiti nella provincia di Arezzo ai quali bisogna aggiungere gli studenti del Casentino per i quali era stato organizzato uno screening presso il drive-trough di Bibbiena il 3 marzo.
Sono stati effettuati 13 sopralluoghi nelle scuole per l’individuazione dell’aula destinata allo screening da parte di un’équipe composta da 1 tecnico della prevenzione, 1 assistente sanitario e un medico igienista/medico scolastico.

“Nonostante la sospensione della didattica in presenza per oltre un mese causata dall’istituzione della zona rossa prima locale poi regionale – spiega Aniello Buccino, assistente sanitario referente aziendale per i rapporti con i referenti Covid – sono stati effettuati dagli assistenti sanitari 1.458 tamponi, 3 dei quali sono risultati positivi”.
“Quella degli studenti è stata una bella risposta – aggiunge Nicola Vigiani, il dirigente medico del Dipartimento della Prevenzione della Asl Tse referente del progetto per la provincia di Arezzo. Sono stati coinvolti 5 studenti per classe in ciascun anno di corso e quindi circa 25 studenti per istituto sui quali sono stati ripetuti settimanalmente i test.

Ogni volta sono stati campionati 5 studenti diversi della classe selezionata. La durata del programma è stata dal 15 gennaio al 10 di giugno 2021. La ripetizione del test su un campione di studenti consolidato serviva a individuare casi o focolai che potessero interessare la scuola o la comunità di riferimento. Tutti gli esiti dei test effettuati sono stati registrati nel fascicolo sanitario elettronico personale. Nei casi di accertata positività, la Centrale di tracciamento che opera ad Arezzo Fiere, ha attivato la procedura per il tracciamento dei contatti del nuovo caso”.

La scuola si è confermata un potenziale luogo di contagio non più di altre situazioni. “In base ai risultati del progetto Scuole Sicure – commenta Vigiani – potremmo dire che le scuole non hanno ricoperto nella diffusione del contagio un ruolo diverso da quello degli altri luoghi di lavoro”.

“La scuola è stato uno degli ambienti più controllati durante il periodo della pandemia – conclude Roberto Curtolo, Dirigente Ufficio Scolastico territoriale di Arezzo. Un luogo sicuro nel quale il tasso di contagio è stato estremamente ridotto grazie anche alle azioni messe in campo attraverso compagne di prevenzione come quella di Scuole Sicure che ha confermato l’impegno e la sinergia tra l’Ufficio Scolastico e la ASL Toscana Sud Est”.