Dichiarazioni di Donato Caporali, capogruppo Pd del Comune di Arezzo:

“Era già tardi e in ogni caso ben dopo altri Comuni, ma a gennaio il Comune di Arezzo aveva comunque annunciato progetti per le energie rinnovabili in aree industriali dismesse (sia pubbliche che private) e un tavolo per il PNRR. Finora risultano progetti presentati esclusivamente da soggetti privati.

E il Comune? Mentre l’Amministrazione Ghinelli riflette, il tempo corre e i primi rincari in bolletta sono già arrivati per cittadini e imprese.

Ricordo che bisogna agire rapidamente con progetti concreti che coinvolgano le aree industriali dismesse. E sono molte: Lebole, Unoaree, inceneritore della Cella, cave esaurite a nord della città e altre. Aree da destinare anche alla produzione di energie rinnovabili.

Contrariamente al Comune di Arezzo, la Regione Toscana, con l’assessore Monni, ha partecipato al bando ministeriale dal valore di 500 milioni di euro per le aree industriali dismesse da convertire alla produzione di idrogeno verde. La Regione Toscana si è anche prodigata di sbloccare molte autorizzazioni collegate alla produzione di energia eolica.

Pensiamo che Arezzo abbia l’obbligo di fare di più per contrastare il caro bollette e concretizzare nuove politiche energetiche. Difficile dire se quella dell’Amministrazione di centro destra sia solo lentezza oppure voluta dimenticanza. Ricordo che è stato approvato all’unanimità, anche su nostra proposta, un atto di indirizzo per risolvere questo problema tramite le comunità energetiche, atto che continua a rimanere eluso dall’amministrazione comunale.”