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Cure intermedie Covid nell’ospedale del Casentino: la posizione dei Sindaci

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Cure intermedie Covid nell’ospedale del Casentino: la posizione dei Sindaci
Filippo Vagnoli

“Vista l’emergenza in atto e il grande numero di ricoveri degli ultimi giorni, per senso di responsabilità accettiamo questa decisione ma vigileremo affinchè i servizi ospedalieri ordinari continuino a funzionare nel modo migliore possibile”.

Con queste parole i Sindaci del Casentino rispondono alla Asl Toscana Sud Est in riferimento alla notizia sulla creazione di un Reparto Cure Intermedie dedicato ai malati di Covid-19 all’interno dell’Ospedale del Casentino.

Filippo Vagnoli, in qualità di Presidente dell’articolazione zonale, commenta: “Abbiamo appreso la notizia dai dottori Evaristo Giglio e Barbara Innocenti rispettivamente Direttore del distretto aretino e direttore degli ospedali riuniti. Ovviamente non siamo pienamente d’accordo, poichè in due anni di pandemia potevano essere trovate soluzioni diverse come esempio una struttura appositamente dedicata al covid19 fuori dagli ospedali stessi, come ho più volte sollecitato.

Ciononostante nel rispetto del ruolo che ricopriamo e per senso estremo di responsabilità anche alla luce dei nuovi numeri della pandemia nella nostra provincia, e considerato il fatto che né la Fratta né Arezzo riescono più a far fronte alle emergenze, prendiamo atto della cosa e accogliamo la decisione. Il nostro ospedale con i suoi seri professionisti sarà di aiuto alla Provincia! Ovviamente come primi cittadini vigileremo in modo attento e puntuale sul funzionamento dei servizi ospedalieri cosiddetti ordinari, sul fatto che, una volta conclusa l’emergenza, i posti letto – 20 in tutti – tra Modica e Chirurgia – ritornino nel nosocomio di vallata e sul rispetto di tutti i malati”.

Si tratterà di 20 posti letto – riportano i sindaci dalla riunione avuta con i vertici Asl – che verranno presi in parte da Modica e in parte da Chirurgia. I posti di Modica verranno spostati temporaneamente nella struttura di Cerromondo. I malati che verranno destinati al Casentino sono alla fine della malattia, ma non possono ancora essere completamente dimessi. Ai Sindaci è stato assicurato che i posti Covid-19 avranno un percorso a sé stante ben distinto dagli altri reparti ospedalieri e che nessun servizio ospedaliero subirà disservizi.

A questo riguardo i Sindaci, pur nella preoccupazione sollevata dall’apertura d’urgenza del reparto casentinese, assicurano i cittadini che “sarà fatta una vigilanza puntuale sulla funzionalità degli altri servizi al fine di consentire anche ai malati non Covid-19 di avere cure adeguate e servizi funzionanti”.