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Disagio giovanile, PD Arezzo: “Basta col silenzio e l’indifferenza della Giunta Ghinelli”

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Disagio giovanile, PD Arezzo: “Basta col silenzio e l’indifferenza della Giunta Ghinelli”
Donella Mattesini e Valentina Vaccari

«Il disagio giovanile è fenomeno complesso e complicato, dietro al quale spesso si nascondono solitudini, dolore del minore e difficoltà delle famiglie, anche se comunque è un fenomeno che va oltre la famiglia e riguarda e coinvolge l’intera collettività: la scuola, la famiglia, la ASL, gli operatori del commercio, le associazioni sportive, ecc.

E’ un fenomeno diffuso ed in crescita che si manifesta in molteplici modalità: dall’uso ed abuso di alcool e sostanze stupefacenti, con un aumento dei coma etilici soprattutto nel fine settimana, all’abbandono scolastico che è al 22% ed è il più alto in Italia. Preoccupanti sono anche l’aumento di reati legati ai social come le pedopornografie, nonché le risse. Da rilevare l’aumento delle segnalazioni al Tribunali dei Minori. Non basta attivare, come ha fatto il Comune, gli operatori di strada, che seppur molto bravi non possono però supplire all’assenza di una azione complessiva del Comune.

E’ infatti essenziale che si attivi un lavoro condiviso e coordinato di tutti i soggetti interessati, cosa che è compito dell’Amministrazione Comunale che invece quel poco o niente che ha fatto l’ha fatto da sola. E’ inoltre doveroso ricordare che l’Ass. Tanti che ha la delega alla scuola, alla famiglia ed alle politiche sociali, ha ridotto a zero importanti servizi quali lo Spazio Famiglia che aveva il ruolo fondamentale di offrire supporto e sostegno alla genitorialità.

Allo stesso modo, con insensibilità istituzionale e sociale, è cancellato l’accordo tra Comune e Scuole per la formazione degli insegnanti e dei genitori riguardante proprio la conoscenza e quindi la prevenzione del disagio giovanile. Ma che Giunta è quella in cui l’Ass. Tanti come ebbe a dire in una intervista sempre a proposito del disagio giovanile che lei “non è una badante”, scaricando sulle famiglie ogni responsabilità. E l’Assessore Scapecchi con delega alle Politiche Giovanili, ha qualcosa da dire? Anche il suo silenzio è altrettanto imbarazzante.

Noi riteniamo necessario che si riannodino le fila tra tutte le Istituzioni interessate e tutti i soggetti socio-educativi. Altrettanto indispensabile ed urgente è che di questa questione sia interessato l’intero Consiglio Comunale. Un Consiglio Comunale di cui chiediamo una urgente convocazione, ed a cui siano invitati tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati».